San Marino. Il Comitato BSM, strutturato e organizzato, si presenta con una conferenza su tematiche finanziarie. “Siamo convinti che ci sia ancora spazio per il modello cooperativo”.

Pillole di educazione finanziaria a vantaggio dei soci della banca, ma anche di tutte le persone. Questo lo scopo dichiarato del Comitato BSM per la prima delle due conferenze organizzate in attesa di qualche auspicabile schiarita sui cieli procellosi della banca. Il Comitato si è strutturato, anche con sottoscrizioni che permettano appunto di organizzare degli eventi, e si prepara alle due prossime convocazioni ufficiali di Ente Cassa Faetano il 18 e il 27 settembre prossimi.

I componenti del Comitato hanno condiviso e sottoscritto un Regolamento che riporta tra le sue finalità, quelle di operare per il mantenimento del pacchetto di maggioranza della Banca di San Marino in capo all’ECF, di attivarsi per favorire lo sviluppo industriale, commerciale e finanziario di BSM, nella prospettiva dell’entrata in vigore dell’Accordo di Associazione e della piena operatività degli istituti bancari sammarinesi nel mercato monetario e finanziario dell’Unione Europea, di favorire l’approfondimento e lo studio di tematiche legate al settore bancario e finanziario ha anticipato Alessandra Mularoni, che sin dallinizio è stata lanima del Comitato. Per il momento, nessuna intenzione di buttare benzina sul fuoco di decisioni che dovranno definire il futuro della banca: la cessione della maggioranza azionaria a un gruppo esterno, oppure tirare i remi in barca e cercare in autonomia la strada della sopravvivenza. Dunque, grande fair play venerdì sera, nella sala polivalente di Murata. Anche l’introduzione è stata asettica e imparziale, limitata alla presentazionedei relatori e largomento da loro svolto.

Lavvocato Salvatore Taverna, dello Studio Lex@com, che è intervenuto sulla pianificazione fiscale ed elementi tributari dei servizi bancari e finanziari. La pianificazione tributaria ha detto – rappresenta uno strumento strategico per ottimizzare il carico fiscale, garantendo al contempo la conformità normativa. In ambito bancario e finanziario, tale pianificazione assume una rilevanza particolare, data la complessità delle normative fiscali e la continua evoluzione dei regimi impositivi, sia in Italia che nella Repubblica di San Marino.

Il direttore generale BSM Aldo Calvani, che ha parlato delle banche popolari e del credito cooperativo; ha raccontato la loro storia ela violenta crisi avvenuta in questo comparto, che ha praticamente decimato la presenza degli istituti di questa natura in seguito alle grandi trasformazioni del sistema bancario; le possibilità di sopravvivenza. Evidente laggancio con la situazione locale, quantunque ragionato su principi generali. Le banche cooperative non avevano azionisti con capacità di aumento di capitale, per questo le piccole strutture hanno cercato di riunirsi. È stata anche una questione di costi: poterli spalmare su centinaia di migliaia di utenti, ha consentito di contenere le spese generali e quindi di ridurre anche il costo dei servizi. Cosa che non è possibile a San Marino, che si rivolge ad un mercato chiuso e molto piccolo. Non voglio entrare nel merito delle scelte da fare ha precisato ma è difficile continuare a pensare che una banca cooperativa possa avere un futuro radioso. Non è possibile andare avanti col bilancino.

Gli interventi dal pubblico hanno sfiorato in maniera molto diplomatica le grandi questioni che agitano il futuro di BSM, come quando si parla a nuora perché suocera intenda, ma è stato ben chiaro a tutti che per mettere un sistema bancario in grado di ispirare fiducia, deve essere ben patrimonializzato. 

Assenti tutti i vertici di Ente Cassa Faetano. Probabilmente, le questioni vere sono rimandate a giovedì 18 settembre.