Negli anni della ”San Marino da bere” dove lo skyline del Titano erano presenti oltre un centinaio di gru tutto era concesso a costo di vendere un immobile.
C’era chi, con la complicità di tecnici interessati, costruiva il doppio di quello che poteva costruire perchè metà di quello che costruiva andava a prendere pochi metri quadrati utili ai fini del conteggio del totale edificabile. L’escamotage era destinare una parte dell’appartamento come deposito e l’altra come appartamento vero e proprio. Finito l’immobile e passati i tecnici per l’abitabilità si buttava giù una parete, spesso di cartongesso, e voilà tutto diventava un bell’appartamento alla metà del prezzo di vendita.
Alcuni palazzinari truffaldini, addirittura, per elevare di un piano il condominio da edificare, quindi per rendere più appetibile la vendita degli appartamenti del condominio e lucrare di più, destinavano gli appartamenti al piano terra a depositi, quindi senza abitabilità (non avrebbero potuto averla perchè gli indici edificatori erano già stati presi dagli appartamenti veri e propri). Quindi si tirava su un piano senza avere la possibilità di avere l’abitabilità come civile abitazione per guadagnare di più.
Anche qui, una volta passati i controlli finivano il deposito come un appartamento (con tanto di utenze!) e lo vendevano come deposito ma finito ad appartamento, quindi ad un prezzo superiore che ad un deposito vero e proprio: lo vendevano ad un terzo dell’appartamento.
Quindi, coloro che compravano ad un terzo del prezzo pieno si ritrovavano un immobile, un deposito al catasto ma a tutti gli effetti un appartamento senza abitabilità. Ma in una Repubblica dove le tangenti ai politici sono state all’ordine del giorno e dove dei furbetti si sono portati via 900 milioni di soldi statali, portando probabilmente al default il nostro stato, a chi può fregare se uno occupa un deposito come appartamento?
Interessa a coloro che sono stati alle regole ed hanno comprato al prezzo di costo un appartamento, nello stesso condominio, con abitabilità da appartamento per abitarci. Hanno comprato in un piccolo condominio e si ritrovano dei residenti abusivi sotto casa. Ed è così che sono partite cause civili già dal lontano 2006 dove i proprietari degli appartamenti che hanno comprato a prezzo pieno, perchè il loro appartamento non è un deposito ed hanno l’abitabilità a civile abitazione a differenza del deposito che non ha abitabilità. Questi ”reali proprietari di appartamenti” hanno vinto tutte le cause con vittoria anche degli onorari e delle spese: il tribunale ha sancito che in quei depositi non ci si può abitare. Punto.
Ma è servito a qualcosa? No, nel paese dove il culto dell’illegalità è diffuso, queste persone vivono beatamente ma di nascosto come ratti – nonostante i controlli della Gendarmeria. Non si fanno trovare e cercano in tutti i modi di non accendere nemmeno le luci per sfuggire ai controlli della legge.
E proprio su queste evidenti illegalità diffuse che sono partite ulteriori segnalazioni alla Gendarmeria, in esecuzione a sentenze civili anche d’appello a favore dei condomini che vivono in appartamenti con abitabilità a civile abitazione, in modo che la legalità ed il rispetto della legge sia tutelato.
Ma sarà così?
Torneremo sull’argomento nel prosieguo.
/ms