Nella sede degli Interni, Segretari del vecchio e nuovo Governo e capigruppo della nuova maggioranza. 4 ore di confronto per esaminare, una per una, un centinaio di delibere rimaste in sospeso. Si tratta del famoso “pacchetto” del 27 dicembre, non approvato dal Congresso di Stato uscente su richiesta di parte dell’allora opposizione. “Diverse di queste delibere – chiarisce Guerrino Zanotti – andavano adottate entro fine anno poiché riguardano il funzionamento della macchina amministrativa e dal punto di vista contabile – spiega – interessano l’esercizio finanziario del 2019”. (…) Approvata anche una delibera fuori elenco per il rinnovo fino al 31 dicembre del 2020 delle convenzioni dei medici, scadute anch’esse a fine anno. Per altri incarichi dirigenziali la linea è quella della proroga di due mesi. Sarà poi il nuovo Esecutivo a valutare. Guerrino Zanotti si toglie qualche sassolino: “Gli ordini del giorno dei Congressi riuniti in ordinaria amministrazione sono stati liquidati con noncuranza e sufficienza da alcuni membri dell’opposizione”. Punta il dito contro Stefano Canti che, a nome della Dc, si era detto contrario all’approvazione delle delibere. “Oggi – afferma il Segretario agli Interni uscente – le abbiamo adottate quasi tutte. A dimostrazione che avremmo potuto evitare grattacapi e perdite di tempo”. Rtv San Marino