San Marino. Il governo fa partire le azioni di responsabilità. Chissà cosa ne pensa Repubblica Futura? … di Alberto Forcellini

Il governo si è mosso. Alla buonora! Da settimane, mesi, si aspettava che facesse qualcosa contro coloro che hanno depredato il Paese. Finalmente in questi giorni, si è avuta notizia della delibera n.26 del 23 novembre scorso con la quale il Congresso di Stato dà mandato all’Avvocatura di verificare l’esistenza dei presupposti:

– per presentare alla Magistratura un esposto nel caso in cui ravvisi l’esistenza di eventuali ipotesi di reato all’interno della documentazione;

– per chiedere agli organi competenti l’accertamento di eventuali responsabilità di cui all’articolo 8 della Legge Costituzionale 183/2005;

– per costituirsi parte civile, nell’interesse dell’Ecc.ma Camera, negli eventuali procedimenti penali di cui è a conoscenza o verrà a conoscenza in futuro rispetto ai fatti rilevati dalla Commissione di Inchiesta e/o ad essi riconducibili;

– per avviare azioni cautelari sia civili che penali sui patrimoni delle persone coinvolte nei fatti illegittimi esposti nella relazione.

Ovviamente, la documentazione di riferimento è la relazione della Commissione d’inchiesta, che ha lasciato sotto shock l’intero Paese per le nefandezze ivi raccontate e che spiegano l’attuale situazione di enorme difficoltà economica.  In stretta sequenza, l’altra notizia importante, che non è passata indifferentemente, vede in prima linea il Segretario alle Finanze. Marco Gatti ha conferito mandato all’Avvocatura dello Stato per presentare un esposto in Tribunale contro la fuoriuscita sulla stampa dei dettagli sull’operazione del “Prestito Ponte” da 150milioni di euro, che erano stati comunicati in Commissione Finanze in seduta segreta. Tirando le somme: sono stati presi di mira: da una parte i protagonisti veri e propri del progetto criminale; dall’altra i fiancheggiatori che nell’ombra operano da anni per piegare uomini e istituzioni all’obiettivo di cui sopra.

Che male c’è, dirà qualcuno, i cittadini hanno diritto di sapere. Ma se si convoca una commissione in seduta segreta, è probabile che le informazioni fornite riguardino dati sensibili per il Paese. Non solo, ma quando si trattano operazioni finanziarie di alto livello, gli interessati non hanno piacere di andare nel tritacarne dei giornali. Per questo la maggioranza ha convocato una commissione finanze in seduta segreta, perché in essa sono presenti anche le opposizioni, alle quali vengono fornite tutte le informazioni. Qui possono dibattere, confrontarsi, presentare emendamenti, ordini del giorno. Il rispetto della democrazia è stato onorato.

Nessuno ha fatto una piega sull’esposto del SDS Marco Gatti, né sulla delibera del Congresso di Stato. Neppure Repubblica Futura, che di solito non lascia passare neanche una virgola e che ogni giorno occupa giornali e tivù con conferenze stampa, note ufficiali, dichiarazioni su tutto e su tutti. Specialmente contro Rete, per i cui esponenti ha una predilezione particolare. Ognuno ha le sue simpatie o antipatie, più che legittimo. Del resto, Repubblica Futura, nata da una costola di Alleanza Popolare, da cui ne ha ereditato l’intero patrimonio genetico, ha ormai una lunga esperienza politica. Considerate entrambe le esperienze, ovvero 14 anni di opposizione e 14 anni di governo, ovviamente ha avuto contatti e relazioni, ha intessuto strategie e stretto alleanze con ogni partito e ogni personaggio. È stata al governo con gli ex comunisti, con i socialisti e gli ex socialisti, con i democristiani; con Fiorenzo Stolfi e l’odiatissimo Gabriele Gatti, con i grandoniani di Arengo e Libertà, con i mazziniani degli UPR. È stata al governo con Celli e ha piazzato i suoi uomini in Banca Centrale all’epoca di Grais e Savorelli, e poi in Carisp quando sono stati venduti gli NPL. Aveva suoi rappresentanti nei massimi organismi dell’ospedale, in Camera di Commercio e nella pubblica amministrazione. In molte situazioni ci sono ancora esponenti di RF, come attualmente in Banca Centrale.

“Siamo l’unica forza politica indenne dagli strali giudiziari” scrive RF in un recente comunicato. Vero! Ma ci sembra di poter dire che, visto il lungo curriculum, non possa dirsi completamente indenne dalle responsabilità politiche che hanno contrassegnato quei governi e neppure inconsapevole delle scelte che essi hanno fatto. Repubblica Futura, e prima ancora Alleanza Popolare, non sono forze politiche tali da rimanere inerti e passive, né all’opposizione, né dentro a una compagine governativa. Al contrario, sono di quelle che lasciano l’impronta: sta alla storia giudicare se sia stata più o meno positiva. È con il senno di poi che si riesce a capire cosa è successo prima.

C’è molta curiosità, e anche molta attesa, tra i cittadini per vedere come andranno a finire le tante storie che non hanno ancora soluzione, le tante domande che non hanno risposta, le tante vicende giudiziarie che sono state aperte e le altre che si dovranno aprire. Perché comunque non saranno i comunicati a fare la storia, ma i fatti. Questo lo sa bene anche Repubblica Futura.

a/f