San Marino. Il grido disperato di Gian Carlo Venturini (Dc): “Situazione precipitata, c’è paura. Via i padroni stranieri dal Titano”

Dalla festa dell’Amicizia il Segretario Dc Gian Carlo Venturini rivolge un accorato appello per il momento storico che il Paese sta attraversando. Mai come oggi il Titano è in pericolo, è in pericolo la sua sovranità, l’occupazione, l’economia. Mai come oggi si fanno gli interessi di qualcuno mettendo in serio pericolo l’intera comunità. Per Venturini i primi 8 mesi di Adesso.sm sono stati drammatici: “Economia ferma, immobilismo in settori chiave come turismo e sanità, ma soprattutto sistema bancario in enorme difficoltà”. Poi il grido di forte allarme democratico con un “indebitamento che impegnerà per decenni le finanze pubbliche e i sammarinesi” – dice – entrando nel merito della vicenda Carisp, in una “deriva” per la quale invece “esistono alternative” e continua: “Il progetto da opaco è diventato oscuro: il cda di Cassa, voluto da Celli e da Banca Centrale, ha annullato tutto il lavoro fatto in questi anni, con svalutazioni enormi e ingiustificate dei crediti Delta, provocando, insieme al debito, anche la sfiducia dei correntisti”. Ma non solo questo. La situazione è talmente difficile ed è precipitata a un punto tale che di fronte a una platea di centinaia e centinaia di sammarinesi Venturini denuncia un “clima di paura e delusione”, insieme a “decisioni incomprensibili e arroganza di chi non ha un progetto” e aggiunge: “Mentre i sammarinesi affronteranno l’onere del debito, soggetti esterni lucreranno due volte”. Quindi il monito da parte del primo partito del Paese: “Non vogliamo padroni stranieri che vengono a San Marino a fare i propri affari per poi andarsene lontano a godere i frutti raccolti”. Venturini ricorda a tutti che al di là dei proclami di trasparenza manca ancora l’accordo con Bankitalia e la creazione della Centrale Rischi come indispensabili. Si chiede una Banca Centrale, “a fronte della perdita del 60% dei depositi”, che possa avere “meno dipendenti e più sammarinesi”.
Infine Venturini parla di “deficit di democrazia” e chiede di cambiare la legge elettorale, con lo strumento referendario, per “ripristinare – dice – la giusta rappresentanza delle forze politiche rispetto ai consensi ottenuti”. Adesso.sm governa con appena il 30% dei consensi, consensi già esegui oggi precipitati persino sotto quel 30%. Mai come oggi insomma la situazione fa letteralmente paura per i risvolti che potrà avere.