San Marino. “Il Paese è ridotto ad un gruppo di “anime morte”….di Emilio Della Balda

Dopo quarant’anni di opposizione ragionata a governi scellerati che hanno danneggiato seriamente la Repubblica, ritengo di avere il diritto di togliermi ancora qualche sassolino dalle scarpe. Dopo la scorpacciata di concessioni bancarie tangentizie messe al centro della “San Marino da bere” e dopo aver infilato il dito negli occhi al governo italiano per favorire trafficanti e riciclatori, si è toccato il fondo nel 2010. Quando il governo ha cacciato il vertice della nostra Banca Centrale che tentava di salvare e di “bonificare” il sistema bancario nell’interesse pubblico. Quando poi il governo ha operato per distruggere le banche con il fine di darle in mano ad un solo operatore di fiducia politica e ben confortato. Quando, infine, vari governi hanno impedito un accordo di cooperazione con Banca d’Italia, pur essendo fondamentale.
Il sistema bancario non è stato utilizzato per il potenziamento e lo sviluppo della nostra economia, bensì per il clientelismo, per i regali ai fedelissimi delle tessere, per il riciclaggio, per gli affari più strani. E’ un disastro che è costato ai cittadini circa un miliardo. E’ una politica inqualificabile che, purtroppo, ha il consenso del popolo bue. E’ una politica che non ha neppure il coraggio di impedire gli ultimi scampoli dell’affarismo più spregiudicato e lascia mano libera agli intrallazzatori di NPL e alla svendita delle due banche storiche e mutualistiche sopravvissute allo sconquasso.
Il Paese è ridotto ad un gruppo di “anime morte”, non c’è opinione pubblica, non c’è reazione contro l’affarismo, non c’è senso dello Stato. Un Paese normale avrebbe reagito aspramente, avrebbe organizzato almeno una raccolta di firme per impedire il misfatto, avrebbe fatto pressione sul governicchio, si sarebbe mobilitato in difesa della Repubblica. Niente di tutto questo. Siamo avvolti dalla nebbia dell’opacità e dall’indifferenza.
Sono molto triste.