Parte oggi e si concluderà la prossima settimana la seduta del Consiglio Grande e Generale convocata giovedì scorso per portare a termine i lavori della precedente sessione consiliare che avrebbero dovuto mettere definitivamente in moto la macchina dello Stato. Ciò non è però avvenuto a causa della tragicomica strategia dell’ostruzionismo messa in atto da Libera e Rf che hanno così deciso di tirare il freno a mano mentre il Paese cercava di rimettersi in strada. E così non si può certo dire che l’opposizione abbia iniziato con il piede giusto e men che meno che abbia tenuto fede a quanto dichiarato in campagna elettorale, ovvero che responsabilmente avrebbero dato un contributo a risollevare le sorti del Paese. Una delle tante critiche che questo giornale aveva rivolto alla passata legislatura era la frequenza con la quale venivano convocate le sedute consiliari, che per lo Stato sono costi vivi che ricadono poi sulle spalle dei cittadini. Era stato l’attuale segretario alla Sanità Roberto Ciavatta a far serpeggiare il dubbio che sedute così frequenti fossero funzionali a garantire uno stipendio ai consiglieri dell’allora maggioranza. Una stagione che credevamo fosse alle spalle e che i cittadini e questo giornale assieme a loro si augurano vivamente possa finire. Anche perché mercoledì notte, come il consigliere di Libera Morganti ha candidamente ammesso facendo venire avanti il ‘ricatto’ di trovare un accordo sulla nomina dei Garanti, si è parlato del niente. Ciò che si voleva evitare era appunto la nomina dei Garanti, prevista in uno degli ultimi commi dell’ordine del giorno. Perché sia tanto vitale per l’attuale opposizione non arrivare a quel comma sarà probabilmente chiarito nel prossimo futuro. Quel comma è stato così portato al primo punto dell’ordine del giorno del Consiglio che si apre oggi. Si tratta infatti di nominare due membri effettivi e di un membro supplente del Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme. Membri che come ha avuto modo di sottolineare in Aula il segretario della Dc Gian Carlo Venturini, erano decaduti e dunque operavano in regime di prorogatio da oltre un anno e mezzo. L’attuale maggioranza dai banchi dell’opposizione aveva chiesto con insistenza di procedere con la nomina di quei membri, purtroppo senza risultati. “Il punto – ha riflettuto sempre Venturini – è ristabilire un equilibrio, oggi chi non è rappresentata è la maggioranza, quando toccherà all’opposizione nominare i propri membri, garantiremo i nostri voti affinché possa procedere con le nomine”. I nominativi che verranno sottoposti alla votazione del Consiglio sono quelli dell’avvocato sammarinese Kristina Pardalos, e degli avvocati Giuseppe De Vergottini e. Roberto Bin. Il Consiglio procederà nei successivi punti all’odg con le nomine dei componenti della commissione per le politiche territoriali, con la nomina della delegazione consiliare della Repubblica di San Marino presso l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, con la Nomina della Delegazione Consiliare della Repubblica di San Marino presso l’Assemblea Parlamentare dell’O.S.C.E., con la nomina del Gruppo Nazionale della Repubblica di San Marino presso l’Unione Interparlamentare, con la nomina della Delegazione Consiliare della Repubblica di San Marino presso l’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo. Opposizione permettendo, si prova oggi a ripartire.
