San Marino, il Partito Socialista promuove due nuovi quesiti referendari sull’Accordo con l’UE

Il Partito Socialista ha annunciato ufficialmente, nel corso di una conferenza stampa, l’avvio della raccolta firme per due nuovi quesiti referendari, iniziata venerdì scorso, con l’obiettivo dichiarato di restituire la parola ai cittadini sull’Accordo di associazione tra San Marino e l’Unione Europea.

Secondo quanto dichiarato oggi dall’Ufficio Stampa del Partito Socialista, «l’intento del P.S., in coerenza con le posizioni assunte fin dal 2022, è quello di permettere ai cittadini sammarinesi di essere protagonisti del proprio futuro rispetto all’eventuale Accordo di associazione all’U.E.».

Il partito denuncia una presunta mancanza di trasparenza da parte della maggioranza nell’intero percorso negoziale, lamentando anche un’informazione insufficiente «nei suoi contenuti precisi, ampiamente con la cittadinanza». Una situazione che, secondo il P.S., ha generato un crescente interesse da parte della popolazione, desiderosa di sapere «con esattezza a che cosa stiamo andando incontro».

«D’altronde – si legge nella nota – quale strumento è più adatto del Referendum per condividere ampiamente con la cittadinanza i contenuti dell’Accordo di associazione all’U.E.?»

Il primo dei due quesiti promossi dal Partito Socialista riguarda direttamente l’Accordo di Associazione con l’Unione Europea: il quesito prevede che, in fase di ratifica in Consiglio Grande e Generale, l’entrata in vigore dell’intesa sia vincolata alla celebrazione di un apposito Referendum popolare.

Il secondo quesito chiede invece una revisione della legge sul Referendum, affinché in futuro, quando si tratti di adesione ad organismi internazionali che comportino modifiche alle leggi nazionali vigenti, sia previsto un maggiore coinvolgimento diretto della cittadinanza.

Per il P.S., l’Accordo in fase di negoziazione con l’U.E. è uno di quei casi che «intaccano il nostro ordinamento giuridico, giudiziario, economico, finanziario» e che implicherebbero «un’ulteriore ampliamento della Pubblica Amministrazione». Di fronte a uno scenario di tale portata, «ci pare che tutto questo sia sufficiente per ricorrere alla democrazia diretta tramite il Referendum».

Il partito sottolinea infine l’importanza della raccolta firme, condizione necessaria per la presentazione dei quesiti: «Invitiamo tutti coloro i quali fossero interessati – si legge – a contattare i numeri 3357330309 e 3358494117, dove verranno indicati luoghi, orari e giorni in cui sarà possibile firmare le richieste di Referendum».

L’appello del Partito Socialista è chiaro: «Ogni cittadino, al di là di come la possa alla fine pensare, avrà la possibilità di esprimersi e di essere protagonista attivo di una scelta molto importante per il futuro del Paese, senza demandare a cinquanta Consiglieri, cioè a pochi, le scelte per tutti».

Parole d’ordine. dunque, per il PSS: trasparenza, partecipazione e democrazia diretta.

Leggi il comunicato stampa completo: PARTITO SOCIALISTA Agosto