San Marino. Il Pdcs è ancora alla ricerca del presidente. L’intervista a Teodoro Lonfernini

lonferniniLe dimissioni di Marino Leo Poggiali da presidente democristiano sembravano dovessero segnare irrimediabilmente il Pdcs.

Il rinvio a giudizio di Poggiali, con tutte le implicazione che ne sarebbero derivate avevano l’aspetto di un fardello troppo gravoso per il partito. Invece, come spesso accade, il tempo sana molte ferite. Anche quessta.

Infatti nei giorni seguenti al rinvio a giudizio ed in attesa del rientro dell’ex presidente dalle vacanze in Kenia sono stati vissuti in maniera frenetica e si facevano i conti sulla data più utile e vicina per eleggere il suo sostituto. Una data schiacciata tra i giorni dedicati al Consiglio Grane e Generale ormai imminente e quelli che, per Statuto, servivano convocare il parlamentino Pdcs. Oltre alle incombenze per scegliere il nuovo Capitano Reggente.

Nel frattempo Luca Beccari è stato eletto, si sono spese intere giornate di Consiglio, ma la convocazione del parlamentino ancora non se ne parla.

Un problema che la Dc sembra voler stemperare ulteriormente o c’è difficoltà nel reperire un personaggio adatto al ruo- lo?

Lo abbiamo chiesto a Teodoro Lonfernini, il presidente precedente alla brevissima gestione di Marino Leo Poggiali.

Lonfernini: “La penso come il 9 gennaio scorso, quando fu eletto l’amico Poggiali. Serve una persona che conosca la vita del partito, che venga dalla base che abbia una esperienza sia nella gestione come dico del partito ma che abbia pure una conoscenza politica tale da suppor- tare nei momenti più difficili anche i democristiani al governo”.

Un tuttologo, Segretario Lonfernini?

“Non dico questo, ma una persona che sia al corrente di tante cose e che abbia il carattere adatto ad affrontarle”.

Lei si era ricandidato, lo farà di nuovo?
“Io avevo solamente dato la mia disponibilità a ripresentarmi nel caso non si trovasse un democristiano con specifiche caratteristiche. Poggiali andava benissimo, ma è stato sfortunato ad incorre in quell’incidente di percorso di cui, sono certo, ne uscirà fuori a testa alta”.

Segretario Lonfernini, lasciamo perdere il passato pensiamo a domani, al nuovo presidente: Quale il suo identikit?

“Facile per come la penso io. Deve essere un giovane tra i 40 e i 50 anni, buono conoscitore della politica ma questo l’ho già detto e che abbia le radici piantate nel partito da qualche tempo. Anche questo lo dissi in tempi non sospetti”.

Il suo candidato sembra assomigliarle molto…

“Se vuol sapere se mi ricandiderò sbaglia, non è al momento nelle mie intenzioni”.

Chi vede tra i democristiani con le caratteristiche che le piacciano tanto?

“Aspetto che ci siano candidature, poi valuterò”. Dall’esterno non si vedono corse all’incarico. “Probabilmente aspettano la convocazione del parlamentino prima di farsi avanti”.

Un candidato comunque già c’è; lo ha dichiarato proprio a Tribuna la settimana scorsa. Mi riferisco a Stefano Piva, l’ex presidente di Smtv.

“Potrebbe essere un candidato in grado di dare le certezze necessarie al partito. Viene dalla base; si è occupato di tante problematiche interne alla nostra organizzazione; ha ricoperto ruoli importanti; conosce la vita politica del Paese”. Quindi…

“No mi pronuncio sulle persone; è prematuro e ritengo essere scorretto farlo in questo frangente. Dall’esterno forse non lo avvertite, ma dentro al Pdcs ci sono molte persone con le caratteristiche giuste. Basta che facciano un passo avanti”.