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  • San Marino. Il PSD a rischio spaccatura. Una parte potrebbe non essere d’accordo ad andare con SSD e con il governo

    Ha suscitato molto clamore il nostro articolo di ieri sera dove ventilavamo l’adesione del Psd, e sembra non solo, ad un progetto ad ampio respiro per una forza di sinistra più grande dell’attuale SSD (formato da Sinistra Unita, Lab Dem e i democratici fuori usciti Psd nel 2016) che possa essere centrale (che la sinistra postcomunista possa essere centrale può essere solo un eufemismo! ndr) nello scacchiere politico sammarinese.

    E’ indubbio che in questo turbinio di fuoriuscite e nuove adesioni della sinistra post comunista sammarinese c’è qualcuno che possa essersi disorientato, ma quello che è certo che una parte dell’attuale PSD (ovvero Gerardo Giovagnoli, Giancarlo Capicchioni ed alcuni altri facente parte della direzione tra i quali Antonello Bacciocchi – socialista in passato vicino a Fiorenzo Stolfi – e dicono sua figlia Ilaria) pensa, secondo nostre fonti, che l’aggregazione con il SSD sia una cosa da fare quanto prima. Aggregazione con il SSD e quindi l’entrata, dalla porta laterale, nell’esecutivo.

    La spaccatura avviene proprio per questo motivo: nel PSD c’è anche chi non è d’accordo con questo riavvicinamento e all’ingresso nella coalizione di governo.

    Tra i ”i dissidenti” in primis sembra ci sia Iro Belluzzi (Socialista, ex Segretario dello scorso esecutivo e in passato anche lui vicino a Fiorenzo Stolfi) e con lui gran parte della direzione che oltre a non aver visto di buon occhio il comunicato stampa di ieri sera, dicono scritto dal Segretario di partito Gerardo Giovagnoli, non pensano lontanamente a far da stampella a questo traballante governo.

    Il caos nel partito c’è, inutile negarlo come il rischio spaccatura. Ma è una cosa già vista!

    /ms