San Marino – “Il Titano non è a rischio crack”

Il presidente della fondazione della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino esclude il rischio di tracollo finanziario. Per Masi la vendita di Delta è un “buon affare”

“Le cose non stanno come ha titolato un giornale italiano, che ha detto che sul Titano incombe l’ombra del crac”. Lo ha detto Tito Masi, presidente della fondazione della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino. “Abbiamo superato due scudi fiscali -ha proseguito Masi- supereremo anche il terzo. I dati che vengono dalla stampa italiana sono funzionali al governo italiano, i dati ufficiali della banca centrale sono un’altra cosa. Dal 2001 la raccolta delle banche sanmarinesi e’ stata +55%. Torneremo al massimo, per effetto dello scudo fiscle, alla situazione di 4 o 5 anni fa”.

Masi ha anche parlato della societa’ Delta, che ha definito “un’azienda solida. I bilanci -ha detto- sono stati certificati. Ha ricevuto sette ispezioni della Banca d’Italia, l’ultima prima del commissariamento e non e’ emersa nessuna contestazione per quanto riguarda i bilanci. E’ un’azienda che e’ stata stimata cinque volte piu’ del suo patrimonio. La venderemo e chi la comprera’ fara’ un grande affare”. Il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio ha sottolineato che San Marino non ha debito pubblico e quindi “abbiamo spazio per indebitarci per spingere la ripresa del nostro paese. Stiamo vivendo una fase di transizione. Il segreto bancario ha subito un ridimensionamento, misura che abbiamo dovuto fare per allinearci al sistema internazionale. Abbiamo subito la crescita del sistema bancario senza un adeguato sistema di vigilanza che solo successivamente si e’ affermato. Paghiamo il prezzo -ha proseguito- di una certa tolleranza verso attivita’ per nulla trasparenti. Da alcuni anni e’ iniziato un percorso di cambiamento e nella precedente legislatura e’ stata adottata una efficace legge antiriciclaggio. E’ stato istituito un ufficio di controllo sull’attivita’ delle imprese, un ufficio per lo scambio d’informazione con gli altri paesi. Si e’ intervenuti sull’anonimato societario. In questa legislatura sono state varate leggi ancor piu’ efficaci che hanno ricevuto valutazioni positive da parte dell’Ocse, scelte irreversibili a favore della trasparenza e collaborazione tra gli stati”.

 

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