Un “ombrello protettivo” per le aziende in difficoltà.
Così, in estrema sintesi l’effetto che dovrebbe produrre il codice di comportamento interbancario firmato ieri pomeriggio intorno alle 14 da tutte le banche sammarinesi e presentato poi alla stampa dal presidente dell’Associazione Bancaria Sammarinese, Daniele Guidi (nella foto) affiancato dal presidente del Cda di Banca Carim di Rimini, Sido Bonfatti, principale estensore del testo.
“Si tratta di un argomento tecnico ma di interesse per il paese – ha esordito il presidente di Abs ricordando che – che tutte le banche e l’intero sistema finanziario, fanno qualcosa in maniera unita per aiutare chi si trova in particolari difficoltà”. Nello specifico si tratta di un accordo sottoscritto da tutte le banche sammarinesi per intervenire in sinergia nella ricerca di soluzioni alle crisi aziendali e non solo. In pratica, di fronte ad un quadro di difficoltà, ma dove ci sono anche possibilità di rilancio e ristrutturazione, il codice sottoscritto, consente di aprire un tavolo di concertazione che sospende temporaneamente tutte le azioni di escussione da parte delle banche e finanziarie per verificare se la soluzione prospettata possa funzionare.
“Si tratta – spiega Guidi – di un lavoro interessante e unico, che stanno valutando di realizzare anche in Italia”. Il codice sarà presto consultabile sul sito dell’Abs e verrà presentato anche ai professionisti sammarinesi, avvocati e commercialisti in particolare, ma intenzione dell’Abs è coinvolgere anche associazioni di categoria e non solo.
“Non siamo di fronte a una legge che obbliga le banche ad agire in questo modo, ma sono state le stesse banche che hanno ritenuto di darsi una regola di comportamento da seguire, facendo scattare un ‘ombrello protettivo’ durante la fase di concertazione – spiega Bonfatti -. Questa procedura – prosegue – comporta molta correttezza anche da parte del debitore, che si impegna a non alterare le condizioni dei creditori durante la fase di trattativa in cui le azioni sono sospese.
L’Italia – conclude Bonfatti – aveva uno strumento simile nei decenni passati che non ha avuto attuazione e oggi non è più attuale. Quello che abbiamo fatto con Abs quindi è inedito e la stessa Abi italiana sta ragionando su un provvedimento simile”.
Guidi sottolinea come l’accordo raggiunto e siglato oltre a costringere l’imprenditore “a limitarsi in certi comportamenti, lo sprona anche nel presentare piani credibili e verificabili che poi saranno valutati nel tavolo di concertazione. Un accordo come questo e in questa fase storica – rimarca il presidente di Abs – è importante. Forse arriva un po’ in ritardo perché molte situazioni si sono già verificate. L’auspicio però è di ricorrervi poche volte perché vuol dire che le imprese non ne hanno bisogno”.
Non ci sono particolari limiti di tempo per la concertazione, che può durare da qualche giorno a qualche mese. Per quanto riguarda le soglie di attivazione di tale procedura, si parte da una esposizione complessiva con uno o più istituti di credito a partire da un milione di euro. Ma non tutte le banche sono obbligate a intervenire con un aiuto, ma tutte sospenderanno azioni di escussione. Inoltre potranno aggiungersi alla concertazione anche altri soggetti che risultino ad esempio come grandi creditori o fornitori del debitore c’è un parametro di soglia sopra il milione di euro complessivo verso le banche aderenti che però dovranno impegnarsi a rispettare e accettare il codice di comportamento. L’accordo raggiunto dall’Abs si è reso necessario anche per il fatto che la legge sammarinese sui fallimenti è del 1917 e avrebbe quindi bisogno di un aggiornamento, come sottolinea lo stesso Guidi “Abbiamo più volte segnalato che è necessario che certe procedure vengano aggiornate – ha dichiarato in conferenza stampa -. Ci sono delle sensibilità che possono consentire di adeguare buona parte delle normative, non solo quella fallimentare”.
Franco Cavalli, La Serenissima