San Marino. Inchiesta Metal World. Il nuovo medoto scientifico di Arzilli: ”Sospendiamo la licenza perché sei finito sulla stampa”

metal worldNuovo metodo ultramoderno e veramente equo quello del Segretario con delega all’Industria (che fu) l’ex gioielliere Marco Arzilli e speriamo fra un po’ anche ex Segretario di Stato.

Il famigerato Segretario di Stato ha sospeso la ditta Metal World di Acquaviva, che ha ben 4 dipendenti (tutti in regola e con contributi e stipendi pagati), avente certificazione UE333/2011 (Qualità della gestione di metalli quali Ferro, Acciaio e Alluminio) e partner le fonderie Pandolfo, Vedani Carlo Metalli, e la multinazionale Alcoa/Sapa solo perché sono usciti sulla stampa – c’è proprio scritto così nella delibera di sospensione (!!!) – articoli inerenti il provvedimento dei domiciliari al proprio amministratore e socio (al 25%) della ditta sammarinese.

L’amministratore è sotto indagine in Italia, con restrizione della libertà essendo ai domiciliari, per fatti inerenti un’altra ditta, italiana, di cui è socio. Ma la sammarinese, la Metal World, non c’entra nulla! Ne questa può essere messa in relazione per il suo lavoro all’italiana. Ne gli altri soci c’entrano con quello che è successo con la ditta italiana, soprattutto il socio sammarinese – il geometra Alberto Masi – che ha il 50% delle quote della Metal World e che si vede sospesa una ditta che proprio quest’anno avrebbe prodotto una discreta ricchezza in un momento dove a San Marino c’è il deserto. E proprio Arzilli ne sa qualcosa.

Ma si sa… la stampa e la giustizia italiana è infallibile, (spero si sia capito l’eufemismo ndr) e di questo – oltretutto mettendolo in delibera – sembra essere convinto il risolutore dei problemi economici sammarinesi, il Segretario Arzilli (altro eufemismo ndr). Infatti non si è mai visto che la stampa faccia articoli roboanti per attirare l’attenzione, oppure che la giustizia italiana, anche a seguito di provvedimenti come quello dei domiciliari, prenda strade diverse magari assolvendo gli imputati del reato a loro ascritto.

E qui non c’è nemmeno un rinvio a giudizio!

Ma meglio reprimere – avrà pensato Arzilli – un’iniziativa che porta utili e lavoro a San Marino (quest’anno avrebbe chiuso con quasi due milioni di euro di fatturato) dato che sono finiti sulla stampa, ed hanno ”offuscato” l’immagine del Titano, come scritto in delibera che pubblichiamo allegata all’articolo.

Ma forse anche non rispondere alle nostre 10 domande che riguardano il suo operato, caro Segretario Arzilli, non è un gran comportamento per un uomo  di stato, qual’è lei – temporaneamente – in questo momento. Domande che richiedono urgenti risposte e dove lei deve fare chiarezza sia sulla monofase (che la sua attività di famiglia dovrebbe pagare allo Stato) che sull’acquisto della sua Tecno-Villa di Santa Mustiola. Anche le sue mancate risposte non è che giovino tanto all’immagine di San Marino.

Ma poi perché Lei non ha usato lo stesso trattamento, magari con la revoca della licenza – come ha fatto con la bufala planetaria del caso Exit con la Condominio No-problem -, per la società sammarinese in odore ciellina ARTEXPO, dove – qui davvero – il suo amministratore Mario Formica ha avuto diversi problemi. Qui nessuna revoca! Come mai?

Tornando alla Metal World, mentre Marco Arzilli gioca a farci spendere altri soldi con l’aeroporto di Rimini, dove peraltro la società di gestione AerAdria è fallita e non è un dettaglio da poco, e con il Parco Tecnologico (anche qui chiamato Tecno come la Villa) oggi Giornale.sm apre una sua inchiesta giornalistica su questi fatti.

Andremo a capire che cosa sia successo, contattare le persone coinvolte e sentire la loro versione dei fatti, vedere quei fatti che anche Arzilli doveva sviscerare prima di sospendere la licenza ad una società che ben operava, facendo perdere ricchezza sia a San Marino e che alla Metal World. Una sospensione che non convince e che ha coinvolto anche persone che nulla c’entravano con il procedimento italiano, vedi il socio sammarinese. Una iniziativa giudiziaria che è solo alle prime fasi e quindi non ha superato tutti i suoi gradi di giudizio, qualora ci fossero, con una sentenza definitiva.

Ma si sa a volte valgono, come in questo caso, più gli articoli di giornale…

Marco Severini – Direttore del Giornale.sm

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