In vista della tornata referendaria dell’8 e 9 giugno, il Comites San Marino ha organizzato un incontro pubblico presso la propria sede di via Maestri Comacini, nel cuore del centro storico. L’evento ha visto la partecipazione di esponenti di +Europa Rimini, del Comitato Referendario Cittadinanza di Rimini e dell’ANPI, in un confronto aperto sul valore della partecipazione democratica e sull’importanza dei quesiti referendari proposti.
A fare gli onori di casa, il Presidente del Comites, Alessandro Amadei, affiancato dalla membro dell’Esecutivo Marina Rossi. All’incontro ha preso parte anche un nutrito gruppo di residenti e cittadini interessati. Obiettivo dell’iniziativa: stimolare la partecipazione alle urne e sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo del referendum come strumento di democrazia diretta e coinvolgimento civico.
Nel dettaglio, i cinque quesiti su cui saranno chiamati a esprimersi i cittadini italiani riguardano temi cruciali per il presente e il futuro del Paese. Quattro sono promossi dalla CGIL e toccano il mondo del lavoro: si chiede il ripristino del reintegro per i licenziamenti ingiustificati, la rimozione del tetto agli indennizzi nelle piccole imprese, il contrasto ai contratti a termine abusivi e l’ampliamento della responsabilità datoriali negli appalti in caso di infortuni. Il quinto quesito riguarda invece la cittadinanza e propone di dimezzare da dieci a cinque anni il periodo minimo di residenza richiesto agli stranieri extracomunitari maggiorenni per poter fare domanda di cittadinanza italiana.
Durante l’incontro, Yuri Maccario Napolitano, segretario provinciale di +Europa Rimini, ha illustrato le ragioni del sostegno al quesito sulla cittadinanza, evidenziando come l’attuale legge (n. 91 del 1992) risulti ormai superata e necessiti di un aggiornamento più aderente alla realtà multiculturale odierna. Andrea Caputo, presidente dell’ANPI Rimini, ha invece sottolineato l’importanza di un voto favorevole ai quesiti sul lavoro, intesi come strumenti di tutela della dignità dei lavoratori e di contrasto alle forme di sfruttamento e precarietà.
In chiusura, l’incontro si è arricchito con un collegamento in videoconferenza dello scrittore albanese Enso Beqari, già noto al pubblico sammarinese per aver presentato di recente il suo libro Le due particelle. Beqari ha condiviso la propria esperienza di migrante in Italia, sottolineando le difficoltà dell’integrazione burocratica e culturale e ribadendo la necessità di una riforma sulla cittadinanza più rapida ed equa.
Il Comites San Marino conferma così il proprio impegno nell’offrire spazi di confronto e informazione su temi di attualità, nella consapevolezza che la partecipazione consapevole è la base di una democrazia viva e responsabile.