San Marino. Intervista all’imprenditore Germano Bollini: ”Abbiamo diritto al nostro aeroporto a Miramare e non lo stiamo realizzando. Buttati via tantissimi posti di lavoro!”

Germano BolliniSig. Germano Bollini, perché vuole parlarci dell’aeroporto?

È molto semplice: perché San Marino ha diritto al suo aeroporto e per ragioni incomprensibili non lo stiamo realizzando.

Può spiegarci meglio?

Prima di tutto voglio spiegarvi che cosa significa avere un aeroporto. In primo luogo significa avere un struttura, un terminal, che darà lavoro a tantissime famiglie per via delle attività che all’interno di esso si svolgono. La sua costruzione poi rappresenterebbe una grande opera e vedrebbe il coinvolgimento di professionisti, aziende sammarinesi e quant’altro. Aeroporto significa però, e soprattutto, una fucina di prosperità per il futuro del paese, basti solo pensare alla possibilità di avere delle compagnie aeree di linea che battano bandiera sammarinese.

Ma questo non è già possibile?

Va fatta una precisazione: oggi è possibile creare compagnie aeree sammarinesi, purché operino esclusivamente voli charter – che sono l’opposto dei voli di linea – al di sotto di 19 passeggeri, poiché al di sopra di tale soglia occorrono gli SLOTs e per avere gli SLOTs occorre un terminal. Per comprendere meglio, in parole povere gli Stati prendono accordi fra di loro sugli scambi di flussi di viaggiatori, quindi si assegnano reciprocamente dei diritti, che appunto si chiamano SLOTs, ma questo non è possibile per chi non ha un aeroporto o almeno un terminal su cui esercita la sua giurisdizione. Per questo le nostre compagnie sono relegate al solo settore charter e perdono oltretutto i voli a lungo raggio, che sono anche la parte più redditizia dell’aviazione civile.

Come si spiega questo quando San Marino ha siglato un accordo per usare delle aeree all’interno dell’aeroporto Fellini? La Repubblica non dovrebbe avere già il “suo” aeroporto?

È proprio questo il punto. Come dicevo all’inizio, noi abbiamo diritto al nostro aeroporto, tant’è che abbiamo delle aree assegnate, in base ad un accordo di concessione quarantennale, siglato, ratificato e pienamente valido, risalente al 2014. In pratica è da 2 anni che dovremmo occupare delle zone all’interno dell’aeroporto Fellini di Miramare di Rimini, le dovremmo sviluppare, edificare il primo terminal sammarinese e far volare i nostri aerei. Il passo immediatamente successivo, o addirittura contemporaneo, sarebbe poi quello di creare una compagnia aerea dedicata che, facendo base proprio nell’aeroporto di San Marino, porterebbe enorme sviluppo a tutto il paese. Solo con le accise sul carburante si coprirebbe gran parte del deficit annuale del bilancio dello Stato. Una sola compagnia aerea di linea avrebbe il potenziale di far ripartire da sola tutta l’economia del paese: si pensi solo al fatto che, essendo stato membro ICAO (organizzazione internazionale aviazione civile), San Marino potrebbe aprire rotte attualmente saturate per altri paesi.

Come pensa che si possa sbloccare questa situazione?

2 anni di concessione se ne sono già andati, ne restano altri 38, personalmente e come candidato alle elezioni con la Lista delle Persone Libere, il mio compito sarà quello di far sì che non si perda neanche un minuto di più: San Marino, la nostra patria, avrà il suo aeroporto e la sua compagnia di linea, si tratta solo di far valere un sacrosanto diritto che ci spetta già da tempo, se necessario agendo anche nelle sedi internazionali.