Negli ultimi giorni il privato dei politici ha avuto un ruolo rilevante nel dibattito e nella copertura mediatica della nostra politica.
Abbiamo assistito ad un tam tam mediatico, più o meno credibile a secondo del tamburo percosso, su due presunti fatti accaduti o perpetrati da personaggi politici di primo piano, anche chi di primissimo, della nostra Repubblica, colpita da un tsunami di odio.
Si tratta di un fenomeno definito “privatizzazione” che rappresenta un cambiamento considerevole per il nostro Paese non abituato all’esposizione da parte dei media di questioni personali degli esponenti politici.
I politici esprimono, ormai, la loro personalità attraverso le forme dominanti della comunicazione televisiva; ampio spazio viene dedicato agli aspetti personali e familiari.
Si tratta di un fenomeno che ha coinvolto anche San Marino, denominato gossip, che è diventato ormai un’arma politica per distruggere l’avversario.
Gli ideali, il dibattito, il confronto, le proposte, i programmi sono ormai armi obsolete sostituite da quella più efficiente e letale dello scandalo.
Arma che viene utilizzata da chi è incapace di imporre la propria politica in modo democratico ,ma che preferisce l’aggressione mediatica su fatti o misfatti presunti o veritieri che avrebbe compiuto l’avversario politico.
Sono questi i tempi del nuovo modo di fare politica di una bassa e squallida politica che sta portando il paese al baratro e che sta perdendo, se già non l’ha perso il controllo della propria immagine e di conseguenza la credibilità che è una risorsa fondamentale molto difficile se non impossibile riconquistare una volta persa. Usando questo metodo non si venga a dire che lo si fa per il bene del paese.
No! lo si fa per il bene di se stessi.
Paolo Forcellini