E sono quattro di fila, stavolta con una vittima illustre. Dopo Faetano, Cailungo e San Giovanni, la Juvenes Dogana prolunga il filotto di vittorie consecutive e batte anche il Tre Penne, campione di San Marino in carica, rimontando nei minuti di recupero. Un successo prestigioso e convincente, che aiuta sia dal punto di vista della classifica (sono ora 23 i punti), sia da quello del morale. “Oggi i ragazzi sono stati commoventi”, commenta Manuel Amati, allenatore dei biancorossoblù. È stata proprio la Juvenes Dogana a passare in vantaggio, già al 5′, grazie a un rigore trasformato da Riccardo Colonna. Sempre dal dischetto è arrivata la risposta del Tre Penne, con Luca Righini al 43′, e tre minuti dopo Antonio Barretta ha ribaltato la situazione. Nella ripresa ci ha pensato Gianluca Benedetti a riportare il risultato a favore della squadra di Serravalle, prima pareggiando al 63′, poi chiudendo la gara in contropiede al 91′.
“Prima della sfida avevamo evidenziato l’aggressività che loro hanno nei minuti iniziali delle partite e l’obiettivo era non farsi mettere sotto, in quella fase – afferma Amati –. Andare addirittura in vantaggio era il massimo che avremmo potuto pensare di raccogliere. Poi, però, Il Tre Penne ha qualità ed è stato bravo a punirci a fine primo tempo, mentre noi, invece, siamo stati un po’ leggeri nel non far uscire alcuni palloni dalla nostra area, quando avremmo potuto essere più precisi. Dapprima lo hanno fatto su calcio di rigore, che comunque c’era, poi su calcio d’angolo. Se contiamo il goal subito su corner con il San Giovanni e quello su rigore contro il Faetano, uno solo degli ultimi cinque concessi è arrivato da azione: ciò vuol dire che, migliorando nei calci piazzati, riusciremmo ad avere una solidità difensiva piuttosto credibile”.
Con lo svantaggio arrivato proprio prima dell’intervallo, la Juvenes Dogana è tornata negli spogliatoi contrariata, ma comunque fiduciosa di poter ribaltare di nuovo il risultato. “Abbiamo cambiato modulo e siamo ripartiti bene, stando attenti a non far aumentare il divario – spiega Amati –. Vero, abbiamo anche avuto fortuna, perché il Tre Penne ha creato delle occasioni e sarebbe potuta finire diversamente, ma l’aver rimontato dal 2-1, cambiando di nuovo modulo nel finale e schierando tanti calciatori fuori ruolo, a causa delle diverse assenze, rende questa vittoria diversa da quelle che di solito cerchiamo, passando per il dominio del gioco. Mi ha fatto molto piacere vedere la capacità di soffrire della mia squadra, negli ultimi minuti, e di arginare una formazione molto forte, senza, però, mai disdegnare le ripartenze. Cosa che ci ha poi permesso di trovare il terzo goal, in campo aperto. Vado a casa non tanto soddisfatto della prestazione, dal punto di vista della qualità, quanto gratificato dalla dedizione dei ragazzi e dall’essere finalmente stati in grado di fare una partita diversa dal solito, trovando quell’efficacia che altre volte ci è mancata”.