San Marino, la Commissione Speciale per le Riforme Istituzionali avvia i Lavori: tra dibattito e prospettive

Si è tenuta questa mattina la seduta della Commissione Consiliare Speciale per le Riforme Istituzionali, presieduta da Nicola Renzi (RF), con l’obiettivo di definire il calendario delle audizioni, primo passo verso un ambizioso percorso di revisione dell’architettura istituzionale della Repubblica. La discussione, vivace e articolata, ha messo in luce sia l’importanza strategica del lavoro della Commissione sia le sfide legate alla gestione dei tempi e alla selezione dei contributi esterni.
Un Avvio Condiviso, ma con Sfide Operative
La seduta si è aperta con la proposta del presidente Renzi di garantire massima libertà ai commissari nell’illustrare i nominativi proposti per le audizioni, prevedendo un dibattito a microfoni spenti per favorire un confronto schietto e rispettoso. L’obiettivo è stilare una lista definitiva di esperti da ascoltare, partendo dai circa 50 nominativi avanzati dalle forze politiche, con l’intento di ridurli a circa 20 entro la prossima seduta, prevista prima della pausa estiva.
Tra i temi centrali, la riforma del Consiglio Grande e Generale, primo punto all’ordine del giorno secondo il regolamento approvato. Tuttavia, il dibattito ha evidenziato sensibilità diverse: da un lato, la necessità di un approccio pragmatico per evitare dilatazioni dei tempi; dall’altro, l’esigenza di un’analisi ampia e approfondita, capace di andare oltre un semplice efficientamento tecnico.
Pragmatismo e Visione: le Posizioni in Campo
Gian Carlo Venturini (PDCS) ha sottolineato l’importanza di un lavoro operativo, proponendo l’audizione dell’avvocato Giovanna Crescentini, figura di spicco della Segreteria Istituzionale, per la sua conoscenza trasversale delle dinamiche consiliari. “Se ascoltiamo troppe persone, rischiamo di produrre risultati solo l’anno prossimo”, ha ammonito Venturini, invitando a una gestione oculata delle audizioni per non sovrapporsi ai lavori di altre commissioni.
Di segno opposto l’intervento di Matteo Zeppa (Rete), che ha difeso con veemenza il mandato originario della Commissione: “Non si può criticare il numero di nominativi proposti solo perché si teme un allungamento dei tempi. Questo approccio rischia di snaturare il senso stesso della Commissione”. Zeppa ha richiamato l’importanza di un confronto a 360 gradi, coinvolgendo esperti di diritto costituzionale e figure istituzionali senza pregiudizi legati a età o esperienze passate.Luca Lazzari (PSD) ha evidenziato il rischio di ridurre il lavoro a un mero esercizio tecnico: “Se ci limitiamo a efficientare il Consiglio, potremmo farlo altrove. Qui serve un orizzonte comune, costruito attraverso il contributo di esperti”. Anche Iro Belluzzi (Libera) ha insistito sulla necessità di una visione di ampio respiro, capace di modernizzare il modello parlamentare sammarinese, superando sterili contrapposizioni politiche.
Prospettive Internazionali e Riservatezza
Un elemento di convergenza è emerso sull’opportunità di coinvolgere figure internazionali, come suggerito da Gian Nicola Berti (AR), che ha proposto di interpellare la Commissione di Venezia, organismo di riferimento per la democrazia rappresentativa e i diritti. “Potrebbe offrirci suggerimenti concreti, basati sulle migliori pratiche delle democrazie avanzate”, ha sottolineato Berti.
Mirko Dolcini (D-ML) ha invece posto l’accento sulla riservatezza, proponendo che i nominativi restino confidenziali fino alla loro approvazione definitiva, per tutelare la dignità professionale degli esperti e evitare distorsioni nel dibattito pubblico.
Prossimi Passi: un Calendario Ambizioso
Il presidente Renzi ha tracciato la rotta per i prossimi mesi: entro fine agosto o inizio settembre partiranno le audizioni, con l’obiettivo di concluderle entro ottobre. A novembre e dicembre, la Commissione elaborerà il materiale raccolto, per poi avviare a gennaio 2026 il confronto sui temi specifici, a partire dal Consiglio Grande e Generale. “Non chiamiamo esperti per le loro battaglie politiche, ma per la qualità delle loro idee”, ha ribadito Renzi, sottolineando l’importanza di un approccio inclusivo e orientato alla competenza.
La Commissione si riunirà nuovamente dopo il prossimo Consiglio Grande e Generale per approvare la lista definitiva dei soggetti da audire, con l’impegno di rendere le audizioni pubbliche e accessibili ai cittadini, anche attraverso la registrazione e comunicati stampa.
Una Sfida per il Futuro di San Marino
I lavori della Commissione Speciale rappresentano un’occasione cruciale per ridisegnare le istituzioni sammarinesi, in un equilibrio tra pragmatismo e visione strategica. La capacità di ascoltare esperti qualificati, anche con sensibilità politiche diverse, e di tradurre i loro contributi in proposte concrete sarà determinante per il successo di questa iniziativa. San Marino guarda al futuro, con la consapevolezza che il rinnovamento istituzionale richiede tempo, dialogo e un impegno condiviso.