San Marino. La dichiarazione del Sds Pedini Amati dopo l’incontro richiesto, ed avuto, da Repubblica Futura con i Reggenti

Dal profilo Facebook del Segretario Pedini Amati:
”Il Segretario di Stato al Turismo Federico Pedini Amati risponde al Gruppo Consigliare di Repubblica Futura, ringraziandoli per essere sempre nei loro pensieri. Si comprende perfettamente come il livore e forse l’imbarazzo delle vicende giudiziarie che riguardano la legislatura finita nel 2019, quando RF era al Governo, specificatamente il mondo Cis e Banca Centrale conduzione Savorelli, porti lo stesso partito a volere sviare su questioni del tutto marginali e false. È difficile credere ad un partito come Repubblica Futura che da sempre vorrebbe dare lezioni a tutti comportandosi esattamente all’opposto di quanto vorrebbero insegnare agli altri. Questo è uno dei casi, RF presenta interpellanze e interrogazioni, a loro dire sul nemico numero uno del paese, Giornale.SM , dimenticano ovviamente all’epoca del loro governo siti completamente falsi, come ad esempio ” titan post e san marino stampa” e su cui nessuno MAI ha preso provvedimenti e poi vorrebbero anche le risposte alle interpellanze non con la verità, ma con una verità, la loro. Non ci sono più verità, ma solo una. Ovviamente il Segretario Pedini Amati si confronterà con le LL Eccellenze per spiegare serenamente non un punto di vista, ma semplicemente come stanno le cose su queste tematiche.
Il Segretario aggiunge, ” se posso dare un consiglio agli amici, pochi, di Repubblica Futura direi loro di cambiare leader, quello in carica da due legislature non è un grande stratega, ammeno che l’ obbiettivo non sia quello di continuare a stare all’opposizione, allora nel caso è perfetto”.
Segretario di Stato Federico Pedini Amati.
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Essere considerati il nemico numero uno di Repubblica Futura, e non del Paese, richiede poco: basta leggere i documenti e scrivere quanto danno ha arrecato la Cricca, insieme ai suoi alleati, al Paese. Oppure raccontare i legami di alcuni esponenti del partito con persone vicine alla Cricca. O ancora, semplicemente, fare ciò che abbiamo sempre fatto: riportare la verità e ricostruire gli eventi, come sta facendo correttamente Enrico Lazzari. Non è una questione di essere nemici o meno, ma di essere liberi. E chi è libero racconta la verità, politica e finanziaria, di quanto accaduto, incluso il buco di oltre un miliardo di euro causato dalla Cricca e dai suoi amici e complici politici.
Marco Severini – direttore di GiornaleSM