San Marino, la mafia e le calunnie (L’editoriale di David Oddone)

Se qualcuno desidera gettare fango gratuitamente su San Marino, ha sbagliato indirizzo. Nell’aria si percepisce un odore sgradevole, si vocifera di attacchi strumentali volti a dimostrare la permeabilità del nostro territorio alle infiltrazioni mafiose. Mi auguro che non si utilizzi la pelle, o addirittura la carcassa del Titano, per alimentare la campagna elettorale.

Un tale comportamento sarebbe degno di sciacalli.

I report italiani della Dia nel corso degli ultimi anni non hanno fatto emergere criticità particolari o peggiori in confronto ad altri Stati.

Gli organismi internazionali non hanno messo in luce distorsioni rilevanti. Nessuno è immune alle mafie, ma oggi disponiamo degli anticorpi e degli strumenti utili per contrastarle.

La prevenzione è essenziale, ma non possiamo bloccare l’intero Paese e rifiutare ogni forma di innovazione, per paura.

Stiamo perdendo opportunità cruciali e abbiamo bisogno innanzitutto di maggior riguardo per le nostre Istituzioni e di coraggio. Sono vitali le riforme, non l’immobilismo.

Ma soprattutto, dobbiamo smettere di gridare al lupo inutilmente, perché oltre il confine c’è chi non vede l’ora di puntare il dito e tacciarci nuovamente di avere un’economia opaca. Certamente, alcune battaglie sono giuste e necessarie, come nel caso del DES, solo per citarne una.

La demagogia e l’attacco indiscriminato verso tutto e tutti non sono però accettabili.

Ho altresì la convinzione che sia imprescindibile mostrare più rispetto per le persone.

In questi giorni, figure di spicco vengono accusate senza remore, semplicemente per meschini interessi personali. Tale atteggiamento non fa onore a nessuno, tantomeno ai principi fondamentali della giustizia.

San Marino merita di essere difesa e valorizzata per le sue peculiarità e le sue potenzialità. Dobbiamo certamente fare sentire la nostra voce, criticare aspramente se opportuno, pretendere un futuro migliore, ma con spirito costruttivo e senza diffondere ombre infondate.

Sì, l’Antica Repubblica richiede una “rivoluzione copernicana”.

E’ doveroso accantonare la dietrologia, la mediocrità, per farci guidare dalla ragione, invece che dal rancore.

Con queste premesse, parafrasare Kant, viene quasi da sé: “Pazienta per un poco: le calunnie non vivono a lungo. La verità è figlia del tempo: tra non molto essa apparirà per vendicare i tuoi torti”.

 

David Oddone

(La Serenissima)