San Marino. La Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio chiarisce sul Decreto Bevande: strumento di contrasto alle distorsioni e salvaguardia dell’economia sana

San Marino, 16 maggio 2025 – La Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio interviene per fornire un quadro esaustivo in merito al Decreto Delegato 14 marzo 2025 n.39, recante la “Disciplina per la cessione di bibite ovvero bevande alcoliche verso l’Italia con obbligo di addebito dell’IVA”. Il provvedimento, ratificato dal Consiglio Grande e Generale, rappresenta un tassello fondamentale nell’azione di Governo volta a prevenire e contrastare le operatività anomale che, in settori specifici identificati come potenzialmente a rischio, possono generare distorsioni nell’interscambio commerciale con la Repubblica Italiana.

Il Decreto introduce, per gli operatori economici sammarinesi che effettuano cessioni di bevande verso l’Italia e che superano specifiche soglie dimensionali e di volume d’affari (definite all’articolo 1 sulla base del numero di dipendenti a tempo pieno e dell’ammontare delle esportazioni), l’obbligo di procedere con l’addebito dell’IVA, secondo le modalità dell’Accordo d’interscambio vigente. Tale misura, calibrata per incidere sulle casistiche che statisticamente presentano un profilo di maggiore attenzione, mira a rafforzare i meccanismi di riscossione e a garantire la corretta circolazione dei flussi fiscali.   

Elemento innovativo, e oggetto di approfondito dibattito consiliare, è l’introduzione di un “visto di conformità”. Contrariamente a interpretazioni riduttive o fuorvianti emerse nel dibattito pubblico, tale visto, attestato da un professionista qualificato (iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili o al Registro dei Revisori Contabili), si limita a verificare la rispondenza alle disposizioni formali del Decreto. La sua funzione è quella di segnalare all’Ufficio Tributario determinate condizioni o superamenti di soglia, consentendo un monitoraggio più rapido rispetto ai controlli ordinari.   

È cruciale sottolineare che l’introduzione di questa figura professionale non delega né svilisce in alcun modo l’autorità e l’operatività degli uffici pubblici preposti al controllo fiscale e antifrode. Il potere di accertamento, l’analisi sostanziale delle operazioni, la verifica della merce e delle fatturazioni, e il contrasto ai fenomeni illeciti rimangono saldamente in capo all’Ufficio Tributario e al Nucleo Antifrode. Questi organismi operano con autonomia e dispongono degli strumenti necessari per individuare e perseguire le irregolarità, come dimostrano le costanti attività di monitoraggio e la proficua collaborazione con le autorità italiane, volta ad affrontare distorsioni che, in molti casi, trovano origine fuori dal territorio sammarinese.   

Il Governo è intervenuto con questo Decreto sulla base di un’attenta analisi dei flussi commerciali e di una crescita esponenziale dell’interscambio. L’azione normativa si fonda sulla necessità di dotarsi di strumenti più efficaci per intercettare per tempo potenziali criticità, agendo in maniera preventiva e non meramente reattiva. Ricostruzioni che paventano scenari catastrofici o parallelismi con vicende passate ignorano la realtà dei fatti e l’impegno costante delle Istituzioni e degli uffici nel presidiare il sistema economico. Le decisioni vengono prese sulla base di elementi concreti e non su mere presunzioni.   

Il Segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio, Marco Gatti, dichiara in proposito: “Il Decreto Bevande è frutto di un lavoro congiunto con i nostri uffici tecnici e rappresenta una risposta puntuale all’esigenza di salvaguardare l’integrità del nostro sistema economico. Abbiamo introdotto meccanismi che, senza gravare inutilmente sugli operatori onesti, ci permettono di avere una visione più dinamica e controllata di un settore sensibile. La figura del professionista non sostituisce, ma affianca e supporta l’insostituibile ruolo dello Stato nei controlli, che restano pubblici e in capo a organismi altamente specializzati come il Nucleo Antifrode. Stiamo lavorando con determinazione per prevenire le distorsioni e rafforzare la fiducia dei nostri partner internazionali, tutelando l’economia sana del Paese.”   

In un momento delicatissimo per il Paese, impegnato nel percorso di Associazione all’Unione Europea, appare doveroso che ogni attore del sistema sammarinese agisca con senso di responsabilità istituzionale, evitando strumentalizzazioni che possono nuocere all’immagine della Repubblica e minare la credibilità faticosamente costruita. Diffondere allarmi infondati o delegittimare l’operato degli uffici e dei professionisti che lavorano nell’interesse dello Stato non solo non contribuisce a risolvere i problemi, ma rischia di creare danni reputazionali significativi in un contesto internazionale sempre più attento.

La Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio ribadisce il proprio impegno a garantire trasparenza, legalità e a supportare attivamente le imprese che operano nel rispetto delle regole, intensificando al contempo ogni azione necessaria a contrastare con fermezza ogni forma di illiceità a tutela del sistema Paese e degli operatori economici virtuosi.

Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio