San Marino. L’accordo tiene: approvato il bilancio

“La Reggenza esprime apprezzamento per il traguardo raggiunto. Siete riusciti in maniera straordinaria a completare il dibattito e scongiurare l’esercizio provvisorio come richiesto. Questo è un buon inizio, il metodo del confronto paga sempre”. Con queste parole i Capitani Reggenti hanno chiuso ieri sera la sessione del Consiglio Grande Generale che ha visto approvare con procedura d’urgenza il Bilancio di previsione 2017, evitando la seduta notturna. Un risultato per certi versi storico, ottenuto grazie alla responsabilità di tutte le forze politiche che negli ultimi giorni sono riuscite a trovare un accordo e a rispettarlo. Certo, non sono mancate le tensioni, ma alla fine il progetto di legge è stato approvato in poco più di un giorno con 36 voti a favore, 8 contrari e 13 astenuti, scongiurando così l’esercizio provvisorio. Nella tarda serata di lunedì l’approvazione della procedura d’urgenza, che consente di accorpare prima e seconda lettura. Quindi nella mattinata di ieri si sono tenute le dichiarazioni preliminari che hanno surriscaldato il clima e fatto temere per la tenuta dell’accordo. A scatenare una serie di botta e risposta sono stati i consiglieri Dc Massimo Andrea Ugolini e Stefano Canti che hanno annunciano la volontà del Partitone di volersi astenere nel voto di tutti gli articoli del testo dopo le dichiarazioni della neo maggioranza sull’aver ingoiato qualche rospo sul bilancio: “Sono affermazioni da primo giorno di scuola” ha detto Canti. Segue la risposta di Giuseppe Maria Morganti, Ssd che si dichiara preoccupato e allibito dai consiglieri che prendono le distanze: “Noi su quel tavolo ci siamo impegnati, abbiamo fatto rinunce pur di trovare un accordo- manda a dire- e chiediamo sia rispettato da tutte le parti, ci raccomandiamo che il patto d’onore venga mantenuto”. Nonostante gli screzi il Consiglio inizia a vagliare i 45 articoli della legge, letti dal segretario alle Finanze uscente Gian Carlo Capicchioni, senza intoppi. Come da accordi sono solo due gli emendamenti presentati con l’accordo di tutti: uno modificativo dell’Art. 39 “Azioni di responsabilità” e “l’articolo 44 bis” sulla trasparenza dei beneficiari effettivi degli istituti di credito e finanziari. L’astensione dei consiglieri Dc dalla votazione del primo emendamento fa sbottare Enrico Carattoni, Ssd, che si scaglia contro i gruppi di San Marino Prima di tutto che quell’emendamento lo hanno sottoscritto come tutti. “Questa è incoerenza”, manda a dire. Seguono una serie di interventi tra cui quello del segretario Dc Marco Gatti che ribadisce la volontà di non votare alcun articolo dopo i distinguo di Adesso.sm del giorno prima. Nonostante lo scossone l’esame dell’articolato prosegue spedito. Non sono approvati, sempre per accordo tra i gruppi, gli articoli 42 “Disposizioni per l’utilizzo delle frequenze radioelettriche” e il 43 “Modifiche e integrazioni alla legge sull’Editoria”.
In chiusura dei lavori, l’Aula approva all’unanimità anche due Ordini del giorno, entrambi sottoscritti da tutti i gruppi presenti. Il primo impegna il congresso di Stato a convocare “al più presto e non oltre il 8 febbraio 2017”, la Commissione Consiliare Finanze con l’audizione dei vertici della Banca Centrale, per discutere tra l’altro anche del rinvio della Centrale rischi. Il secondo è relativo alla situazione della città di Aleppo e impegna tra l’altro il Governo “a continuare a sostenere con forza, attraverso i propri rappresentanti nelle sedi internazionali, la creazione immediata di corridoi umanitari in Siria, al fine di assicurare l’accoglienza in zone sicure alla popolazione civile in fuga dal conflitto”.
L’intenzione della maggioranza è di presentare in primavera un assestamento di bilancio con all’interno le proprie scelte politiche. la tribuna.sm