L’Aass rassicura: “Non ci sono problemi legati alla salute dei cittadini, tutti i parametri rientrano nella norma, l’acqua è perfettamente potabile e le analisi lo confermano”.
Tuttavia le cause dell’odore non sono state ancora accertate.
Non è difficile immaginare a che cosa si vada incontro per la mancanza di acqua. Essa rappresenta per gli uomini il bene più prezioso. Gran parte dei Paesi del mondo tuttavia non hanno sufficienti riserve idriche e rischiano la siccità.
Tra quei Paesi c’è anche San Marino. Un abitante della Terra su quattro vive in Paesi ad alto stress idrico, ovvero che consumano ogni anno più dell’80% delle proprie acque.
Lo si legge in un rapporto del World Resources Institute, con sede a Washington. Nella lista degli stati più a rischio ci sono anche San Marino (che figura all’undicesimo posto), Qatar, Israele, Libano, Giordania, Libia, Kuwait, Arabia Saudita, Eritrea, Emirati Arabi Uniti, Bahrain, Pakistan, Turkmenistan e Oman.
L’Italia è nella seconda fascia, quella a rischio «alto», al quarantaquattresimo posto su 164. Non desta particolare stupore, sebbene sia terrorizzante, la notizia che San Marino figura tra i Paesi ad alto rischio siccità. Sono ormai tantissimi anni che si parla di trovare una soluzione concreta per rendere indipendente la Repubblica di San Marino dal punto di vista dell’approvvigionamento dell’acqua.
A disposizione di Aass ci sono anche vari studi di fattibilità come quello messo a punto da professionisti sammarinesi per la realizzazione di un alveo in zona Gorgascura. Vedremo se in futuro ci sarà qualcuno determinato a portare avanti un progetto di primaria importanza per i cittadini del nostro Paese.
Non è soltanto il rischio siccità che sta però dando l’assillo ai sammarinesi. Da qualche tempo infatti in tantissimi si stanno lamentando per il cattivo odore dell’acqua che puzzerebbe di muffa. Ne abbiamo parlato con il portavoce di Aass che ha riferito: “A fronte delle segnalazioni abbiamo fatto fare ulteriori analisi oltre alle nostre e tutte hanno dato esito normale. In particolare le analisi sono state eseguite da Heratech, dal laboratorio ricerche marine di Cesenatico, da Iss. Non ci sono problemi legati alla salute dei cittadini, tutti i parametri rientrano nella norma, l’acqua è perfettamente potabile e le analisi lo confermano. Sull’odore e il sapore anche Iss ha fatto ulteriori analisi ed effettivamente in diversi terminali essi risultano distinguibili. Le cause dell’odore dell’acqua non sono state ancora accertate. C’è il forte sospetto che l’odore di muffa origini da un mix di fattori ambientali, l’abbassamento repentino dell’acqua e le alte temperature potrebbero aver reso particolarmente prolifici determinati microrganismi”.
Nulla sarebbe però certo al 100% tranne il fatto che non ci sono pericoli per la salute delle persone visto che l’acqua è perfettamente potabile. Difficile tuttavia che le persone continuino a berla, specie se l’odore di muffa dovesse persistere. Ed è un vero peccato alla luce delle recenti iniziative di Aass tra cui la campagna che invita i cittadini a eliminare le bottiglie di plastica bevendo l’acqua direttamente dal rubinetto di casa. Per convincere la cittadinanza sarà però necessario un passo ulteriore e cioè la pubblicazione giornaliera delle analisi così come richiesto anche da una istanza d’Arengo. “C’è l’impegno – assicurano da Aass- a procedere con la pubblicazione, in linea con quanto richiesto dall’istanza, subito dopo l’estate”. Ci auguriamo possa essere davvero così.
La RepubblicaSM