
Perché proprio Hong Kong? In realtà furono fatti diversi studi anche su altre piazze con visite sul luogo.
Una su tutte era l’Albania. Molto più simile all’Italia e a San Marino anche per la stessa lingua, facilmente raggiungibile in aereo, con la presenza di numerosi italiani che in quel periodo investivano nel Paese.
Andai a visitare Tirana e fui ricevuta anche dalla Banca Centrale Albanese con estrema cortesia.
La premessa ovvia era che si era ancora nella fase di studio ma essendo accompagnata da un facoltoso azionista molto conosciuto sulla piazza furono disposti ad ascoltarmi, con piacevole sorpresa da parte mia.
Dopo un cordiale colloquio rimase un’opzione molto valida alla piazza orientale.
Vi chiederete come nascono queste scelte e quali sono le discriminanti iniziali. La più importante era Il nostro azionariato imprenditoriale diffuso. Ottantadue soci con cui ero costantemente in contatto non solo tramite il Consiglio di Amministrazione, massima espressione dei soci, ma soprattutto perché erano ovviamente clienti di Asset. Escluso qualche privato risparmiatore nella Banca avevano investito molti imprenditori sia italiani che sammarinesi.
I migliori e i più facoltosi clienti erano diventati soci. C’era un rapporto eccezionale con tutti loro. Grandi nelle loro aziende ma con percentuali piccole in Asset con medie del 2 o 3 per cento.
Famiglie di imprenditori diversi fra loro in cui nessuno poteva contare su maggioranze di una certa entità. Insomma un azionariato imprenditoriale diffuso. Questi imprenditori spaziavano su settori economici più diffusi: moda, industria pesante e leggera, libere professioni con una particolare vocazione all’esportazione.
Ecco perché al termine dei sondaggi prevalse Hong Honk. Saremmo potuti partire con una marcia in più perché le aziende dei nostri soci sarebbero diventati nostri clienti e ci avrebbero presentato i lori fornitori. Hong Kong in quel periodo rappresentava un crocevia molto importante per le economie di molti Paesi nel mondo. Il Consiglio di amministrazione fece questa scelta o meglio diede questo input: scegliamo una piazza dove i nostri soci ci possono aiutare a tutti i livelli possibili.
Pensate solo ai rapporti con le altre banche sulla piazza, i dipendenti esteri delle loro aziende e, come detto, al loro indotto. E decidemmo per Hong Kong!
Con lo stesso obbiettivo cercai subito un contatto con i professionisti e consulenti dei nostri soci presenti
sulla piazza ed individuammo uno studio presente a Londra e a Hong Kong, consulenti di una bellissima azienda sammarinese gestita da due intraprendenti e carissimi soci. Questa coppia aveva una visione straordinaria
di come Asset Banca potesse fare da apripista al sistema San Marino.
Il rapporto che avevo con entrambi, coetanei, fu splendido fin dall’inizio. Ma non c’erano solo loro a farmi coraggio. Pensate al settore moda più che presente tra le aziende dei soci e alle prospettive future, alla velocità di questo mondo e conoscenza dei loro mercati. Tra i soci la notizia di una possibile operatività, sempre subordinata
alle autorizzazioni delle Banche Centrali di San Marino e di Hong Kong fu accolta con grande entusiasmo. Mi sentivo orgogliosa di ricevere una delega così importante che mi avrebbe aperto le porte ad una esperienza professionale incredibile. Chiamai i consulenti e….(continua…)
Barbara Tabarrini, RepubblicaSM
Leggi anche la prima parte: