Anche la Repubblica di San Marino, come moltissimi altri Paesi, dovrà presto dotarsi di una normativa aggiornata e specifica in materia di Intelligenza Artificiale (IA). È quanto sottolinea Attiva-Mente in un comunicato stampa, evidenziando come, nel dibattito pubblico attuale, manchi ancora una riflessione cruciale: assicurare che l’IA sia realmente accessibile e inclusiva per le persone con disabilità, evitando nuovi rischi di esclusione e discriminazione.
Nel contesto globale, l’innovazione tecnologica avanza rapidamente, modificando il nostro modo di vivere e lavorare. Tuttavia, come ricordato anche nel documento preparatorio alla 18ª Conferenza degli Stati Parte della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (New York, 10-12 giugno 2025), l’IA comporta opportunità ma anche seri rischi se non sviluppata in modo responsabile.
Gli algoritmi, se non progettati tenendo conto della diversità umana, possono rafforzare barriere anziché abbatterle. San Marino, che ha ratificato la Convenzione ONU, è chiamata ad agire concretamente per garantire che l’accesso al futuro digitale sia realmente universale.
Tra le raccomandazioni indicate dal documento ONU, Attiva-Mente segnala l’importanza di:
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Creare linee guida nazionali sull’accessibilità dell’IA;
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Incentivare partnership tra istituzioni, associazioni e imprese tecnologiche;
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Avviare progetti pilota per l’utilizzo etico e inclusivo dell’IA, in ambiti come la mobilità, l’educazione e la sanità;
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Promuovere campagne di sensibilizzazione e formazione digitale, rivolte in particolare ai gruppi più vulnerabili.
Il 2025 sarà un anno chiave a livello internazionale, con l’adozione del Patto per il Futuro e del Global Digital Compact, che ribadiscono l’importanza di uno sviluppo tecnologico equo.
L’Intelligenza Artificiale rappresenta una delle sfide più importanti della nostra epoca: San Marino ha l’opportunità e la responsabilità di diventare un modello di innovazione inclusiva. Solo costruendo sistemi tecnologici fondati sull’equità, sull’accessibilità e sul rispetto dei diritti umani si potrà garantire che nessuno resti escluso dal futuro digitale che si sta rapidamente delineando.