San Marino. L’ASTROLABIO – “E’ arrivato il 2023!” … di Augusto Casali

Ci siamo appena lasciati alle spalle il 2022 che tra canti, balli e ricchi cotillons, si è portato via anche il Papa Emerito Benedetto XVI, il quale, come tutti ricorderanno, venne in visita ufficiale a San Marino il 19 Giugno 2011.

L’anno passato ci lascia in eredità i vari accadimenti che via via si sono succeduti. Buone cose, naturalmente, cose meno buone e cose che decisamente non avrebbero dovuto accadere.

Ma come ci affacciamo politicamente al 2023? Le cose da dire sarebbero tante ma non possiamo di certo non ricordare che il pacchetto degli NPL da recuperare, la stampa ci dice, che ammonta a 560 Milioni di Euro. Eppure ancora non si sa pubblicamente se, per ciò che è accaduto, ci sono responsabilità specifiche e se vi sia stata commistione tra politica ed imprenditori.

Non parliamo del disastro nella Sanità, così evidente, così palpabile, così insopportabile. Per salvaguardare gli equilibri politici, la maggioranza è costretta, non so con quanta convinzione, a fare quadrato con un comunicato congiunto o quasi, perché non tutte le forze politiche di maggioranza, tra l’altro, lo hanno firmato. Anche questo fatto sta a dimostrare che il malato è grave e invece di solidarizzare sarebbe ora di individuare le responsabilità politiche, che ci sono, e smascherare il tentativo di sostituire la Sanità pubblica con quella privata, che ormai appare evidente, visto come si fanno andare le cose.

In compenso i nostri governanti stanno elargendo onorificenze a destra e a manca e recentemente hanno inaugurato la moda di insignire anche Dirigenti della Pubblica Amministrazione, non per meriti speciali, come dovrebbe essere, ma bensì per l’incarico che svolgono, per il quale però immagino siano ben stipendiati. Difficile, per me che sono un’anima semplice, comprendere la ratio di tali comportamenti.

Aumenta il nostro debito pubblico, come abbiamo sentito durante l’approvazione del Bilancio dello Stato, e non è una bella notizia. Anche perché non si capisce bene come si abbia intenzione di uscire da questa pericolosa spirale. Eppure si continua a spendere e a spandere: manifestazioni inutili, viaggi più o meno esotici a cui si potrebbe tranquillamente rinunciare, tanto è vero che per il nostro Paese nulla cambierebbe, e lavori la cui utilità, per dimensioni finanziarie, forse non valgono la candela.

C’è poi la posizione di Motus Liberi che pare essere sempre più lontano dalla maggioranza di cui fa parte, ma che non ha nessuna intenzione di abbandonarla. E questo è un fatto un po’ meno comprensibile dai cittadini, perché ci si chiede che cosa ci stia a fare Motus Liberi al Governo se condivide ormai poco e niente.

Neppure gli atteggiamenti di veri e propri fenomeni all’interno del Governo aiutano i piloti della nave. I loro capricci, le loro “sparate”, la loro estemporaneità, a volte appaiono davvero fuori luogo. E sappiamo che la sopportazione ha un limiteovunque.

Sul DES la maggioranza si è spaccata e chi era partito lancia in resta ha dovuto opportunamente rallentare non poco: attenzione a non portare a San Marino uova troppo ingombranti per un piccolo territorio e una piccola popolazione, quali sono nella Repubblica di San Marino!

Infine, ci sono stati almeno due Segretari di Stato che hanno a più riprese annunciato la necessità di compiere una verifica di maggioranza, che forse si chiamerà in altro modo per non spaventare nessuno, ma che probabilmente si terrà nei prossimi giorni: quindi se non è zuppa è pan bagnato.

Questo è quanto eredita il 2023 dall’anno passato. Ora c’è anche chi, vicino ai retini, sfoggiando ottimismo, sostiene che le elezioni anticipate non ci possono essere, vuoi perché c’è in corso la trattativa con l’Europa, vuoi perché manca attualmente l’alternativa. Non so se la prima ragione regga di fronte alla mancanza di informazioni certe, ma la seconda non regge di sicuro. 

A parte che in politica tutto è movimento anche quando tutto  appare immobile, da qualche tempo a questa parte di movimenti nel panorama politico sammarinese ce ne sono a bizzeffe, è proprio quando si pensa che sia impossibile che una cosa accada, di solito accade.  

Vi faccio due esempi del secolo scorso: quando i Socialdemocratici dicevano: E’ impossibile che Bigi (DC) e Giacomini (PSS) si mettano insieme, è successo che Democristiani e Socialisti hanno costituito il nuovo Governo; quando i Partiti Socialisti dicevano: E’ impossibile che democristiani e Comunisti si mettano insieme, si è costituito il Governo di compromesso storico DC/PCS. D’altronde si dice che la politica, quando c’è, sia l’arte del possibile.

L’unica cosa certa è che la maggioranza deve correggere in corsa alcune cose, che vanno soppesate attraverso un maggior coinvolgimento delle forze politiche che sostengono la maggioranza stessa se si vuole portare la barchetta del Governo all’approdo del 2024, altrimenti sarà inevitabile l’affondamento e succederà esattamente ciò che a qualcuno pare oggi impossibile.

Buon 2023!