Ciacci e Zafferani invitano ancora una volta Rete e Md-Smi al dialogo: “Lavoreremo fino alla fine per tentare di riunire attorno a un tavolo questi movimenti insieme a Ssd e Repubblica futura”.
Ieri, all’ora di pranzo, nella sede dell’Unione per la Repubblica a Borgo Maggiore, si e? svolto un incontro politico che sulla carta sarebbe dovuto rimanere segreto, ma nella pratica, e? diventato quasi di dominio pubblico.
Alla riunione hanno preso parte, oltre ai rappresentanti politici di Upr e Ap, che prossimamente si uniranno in una sigla unica, Repubblica futura, mettendo da parte i vecchi simboli, Civico 10, Sinistra unita e Labdem (Simone Celli) e alcuni esponenti dei cosiddetti dissidenti democratici del Psd.
Nella fattispecie, in rappresentanza dei democratici del Psd c’era il giovane consigliere Enrico Carattoni. Ricordiamo che Carattoni alcuni giorni fa, assieme a Guerrino Zanotti, Vladimiro Selva, Giuseppe Maria Morganti (attuale segretario di Stato Istruzione e Cultura), e Marina Lazzarini (ormai ex segretario politico del Psd), assieme ad altri membri di Ssd (Sinistra socialista democratica) in un comunicato stampa affermavano chiaramente la volonta? di proseguire con il progetto Ssd: “Ssd e? un progetto aperto, che vuole includere e non escludere. Porte spalancate per coloro
i quali desiderano impegnarsi
per dare sostanza a una sinistra pragmatica e innovativa, che con realismo e consapevolezza si candidi a guidare il governo del Paese nella prossima legislatura”.
Upr ha fatto gli onori di casa, offrendo pesce fritto a tutti i presenti. E attorno a un tavolo ben apparecchiato si e? discusso di alleanze e coalizioni, in vista delle prossime elezioni, che avranno luogo domenica 20 novembre.
L’idea di fondo, il progetto politico, o il sogno nel cassetto
di Ap-Upr, Su-Labdem, Civico10, e i Dem del Psd sarebbe quello di dare vita a una grossa coalizione aperta anche a Rete e Md-Smi, opponendosi cosi? all’altra coalizione formata da Democrazia cristiana, Partito socialista e Psd. Essi sono convinti che assieme a Rete e Md-Smi la Dc andra? sicuramente all’opposizione.
Il problema pero? e? che Rete e Md-Smi sta seguendo un percorso politico molto diverso, che difficilmente potra? legare in qualche modo con il loro.
L’incontro di ieri, dunque, pur non avendo formalizzato nulla sulla carta, e? comunque servito alle forze politiche a fare il quadro della situazione, dopo che la sera prima Civico 10 aveva scelto la propria strada durante una riunione in cui comunque erano emerse diverse voci fuori dal coro, che probabilmente, nei giorni prossimi, esterneranno il loro dissenso. Si vocifera che ad uscire dal movimento potrebbero essere piu? di un aderente, a partire da Sara Rossini, cugina di Giuseppe Maria Morganti.
“Civico10 ha proposto – scrive il movimento in un comunicato stampa – prima ancora della caduta di un governo ormai asfittico, il progetto #daldirealfare, a quelle componenti politiche che hanno voluto rimanere fuori, quindi combattere, questo sodalizio di stampo retro? fra Democrazia Cristiana e mondo socialista.
Per quello, nonostante le resistenze e nonostante il fango che chi lotta da tempo e per interessi personali per evitare l’avvicinamento fra Rete e Civico10 ha gia? iniziato a lanciare su di noi e sulle nostre decisioni, spargendo bugie, allusioni e mezze verita?, stiamo continuando a tentare di riunire attorno ad un tavolo Rete, Movimento Democratico, Ssd e Repubblica Futura.
Per quello continueremo a farlo fino all’ultimo, finche? ce ne sara? la possibilita?, sperando che il bene superiore del Paese vinca su ragionamenti strategici capaci solo di rendere piu? verde il proprio personale orticello.
A noi non interessano le tensioni, le antipatie, gli screzi personali che si sono creati nel corso della scorsa legislatura, spesso per questioni che poco o nulla hanno a che fare con l’obiettivo del Paese. Quello che ci interessa e? porre tutti assieme le basi per impostare un nuovo modo di fare politica, che si basa certo su una netta discontinuita? con il passato e sulla credibilita? delle persone, ma anche su un nuovo modo di intendere il rapporto con i cittadini, sul confronto continuo di una politica non piu? chiusa nelle proprie stanze e su progetti coraggiosi, capaci di affrontare le emergenze e i tabu? che in questo Paese una politica pavida si e? sempre rifiutata di affrontare con decisione.
Se non sara? possibile e i veti e i muri prevarranno, Civico10 continuera?, come nel 2012, a tenere la barra a dritta sul proprio approccio, ma a perdere un treno che non passa tutti i giorni sara? il Paese intero”.
All’uscita dell’incontro Mario Venturini (Ap) ha dichiarato: “Abbiamo affrontato argomenti molto generici, analizzando l’attuale situazione politica e le eventuali prospettive, anche in considerazione della serata di Civico 10. Abbiamo parlato dei vari problemi contingenti che il Paese dovra? prossimamente affrontare. A tal proposito proporremo un incontro tra tutti i capi gruppo delle forze politiche consiliari in cui chiederemo la Reggenza di garanzia. Se ci fosse un Reggente di opposizione sarebbe meglio, sarebbe un elemento che garantisce un po’ tutti. Noi pensiamo che Francesca Michelotti (Sinistra unita) potrebbe essere una delle persone piu? indicate in questo momento a svolgere questo ruolo. Non sono d’accordo sulla Reggenza tutta al femminile. In questo momento c’e? bisogno di persone di valore e di alto profilo”.
Anche per l’uomo di casa Marco Podeschi, si e? trattato di un “semplice scambio di opinioni tra diverse forze politiche in sintonia tra loro. Anche noi sosteniamo l’idea di una Reggenza di garanzia”. Infine, Enrico Carattoni (Psd), come rappresentante di Ssd: “Anche noi, come gia? detto in precedenza, abbiamo confermato la linea di Ssd e appoggiamo l’idea di una Reggenza garanzia. Si e? trattato di un incontro interlocutorio e casuale, siamo ancora in una fase preliminare, non c’e? ancora nulla di concreto”. La Tribuna