Commissione Consiliare Permanente Finanze, Bilancio e Programmazione; Artigianato, Industria, Commercio; Turismo, Servizi, Trasporti e Telecomunicazioni, Lavoro e Cooperazione
Martedì 3 giugno 2025 – Seduta serale
Durante la seduta serale, i lavori della Commissione sono ripartiti dal comma “Comunicazioni”.
Nicola Renzi (Repubblica Futura) ha aperto il confronto:
«È uscita una sentenza storica che riguarda Cassa di Risparmio. Pensarci fa venire i brividi. […] Oggi dobbiamo forse dire grazie e scusa ad alcune persone – senza distinzioni – che hanno pagato a caro prezzo quella vicenda, servendo il Paese».
Renzi ha poi rivolto un duro attacco nei confronti del Governo e del Segretario di Stato Marco Gatti:
«È stato emesso, così, con leggerezza, un altro provvedimento da 50-60 milioni di debito pubblico. Questo non è accettabile. Non è possibile che manchi totalmente la comunicazione: credo sia il minimo sindacale, se vogliamo condividere visione e responsabilità. Il Governo sta dimostrando – ed è sempre più evidente – che c’è un uomo solo al comando. Il Segretario di Stato Gatti se ne frega: fa quello che vuole, perché lui è lui e noi siamo qui come comparse».
Sulla riforma IGR:
«Le bozze e le proposte circolano, le conoscono tutti. […] Noi, dell’opposizione, non sappiamo nulla. Sarebbe il caso di fare un bagno di realtà. Questo riguarda tutti noi. Non solo chi è al Governo: riguarda il Paese intero».
Emanuele Santi (Rete) ha espresso a sua volta critiche al Segretario Gatti, ribadendo la percezione di un “uomo solo al comando”:
«Credo che ci sia stata ormai una presa d’atto che mancano alcune decine di milioni di euro. Li andremo a prendere con l’IGR. Poi vedremo da chi: ma, da quello che ho capito, saranno sempre i soliti noti a pagare».
Sulla vicenda Delta:
«Ora è il momento di fare squadra e cercare di recuperare il più possibile da ciò che ci è stato tolto. Bisogna mettere in campo tutte – e mi aspettavo che oggi qualcuno ce lo dicesse – tutte le iniziative utili a sistemare o incassare certe partite».
Ha poi concluso con un riferimento a un recente caso nel settore assicurativo:
«Veniamo a sapere da una notizia di stampa che una compagnia assicurativa con sede a San Marino è stata dichiarata insolvente. Non ricordo se sia lussemburghese o altro. Non so se sia stata ritirata l’autorizzazione, ma veniamo a sapere che un soggetto vigilato, una compagnia sammarinese, risulta insolvente».
Sara Conti (Repubblica Futura) ha dichiarato:
«Non può esistere una maggioranza completamente silente, priva di qualsiasi voce critica. […] Se il Segretario Gatti continua a operare con una modalità totalmente autoreferenziale, non possiamo più tollerare che tutto ciò avvenga nel silenzio generale».
Ha poi aggiunto:
«Si continua a utilizzare il debito per coprire la spesa corrente, senza nessuna pianificazione strutturale. […] E nessuno dice nulla. Ma vi state accorgendo anche voi che c’è qualcosa che non funziona in questo sistema?».
E sull’atteggiamento del Segretario:
«Sembra davvero che Gatti voglia evitare questa Commissione».
Gaetano Troina (Domani – Motus Liberi) ha affermato:
«Non è accettabile che non sia presente neanche un Segretario di Stato in questo comma Comunicazioni, viste le tematiche rilevanti che stiamo trattando, le quali necessitano di essere sviscerate e approfondite».
Sulla riforma IGR:
«Stanno circolando tabelle, dati, simulazioni. Mi sento di dire questo: forse, prima ancora di procedere con la riforma IGR, sarebbe necessario chiudere il tema dell’ICEE. Perché altrimenti andiamo a intervenire sui redditi delle persone senza aver ancora definito, né reso operativo, uno strumento che renda effettivi e verificabili i redditi stessi. Si andrà a colpire sempre e solo la classe media, che ha già dato. Ai più poveri si toglierà anche il poco che è rimasto. E, come sempre, vince chi non dichiara nulla».
Ha poi concluso con un richiamo forte:
«Serve che i due progetti siano consequenziali: ICEE e IGR. Sul sistema bancario aggiungo poco. Ma mi chiedo: perché questo Governo ha difficoltà a condividere le questioni con l’opposizione? Se si continua a lavorare così – in silenzio, senza confronto – su riforme importanti, non si può che ottenere ostilità».
(…) Askanews