San Marino, le “richieste” di USL dopo il “Caso James” e la pedofilia. Francesca Busignani: “Proteggere i minori è un dovere di tutti”

La recente notizia dell’arresto a Rimini di un cittadino sammarinese, condannato in via definitiva per violenza sessuale su minori, ha suscitato sgomento e profonda preoccupazione nella comunità.

L’Unione Sammarinese dei Lavoratori (USL) sottolinea la gravità del fatto: «È difficile trovare parole davanti a episodi di tale entità, ma non possiamo girarci dall’altra parte», dichiara Francesca Busignani, Segretario Generale dell’organizzazione. «La domanda che tutti ci poniamo è terribile: com’è possibile che una persona con una condanna così pesante abbia continuato a lavorare a contatto con bambini fino a poco tempo fa?».

Secondo l’USL, quanto accaduto evidenzia falle nei controlli e nelle procedure di tutela. «Quando si tratta di bambini – spiegano i sindacati – le carenze del sistema diventano ferite aperte per l’intera comunità».

L’organizzazione chiede misure concrete e immediate:

  • un sistema di controlli rigoroso e automatico per chi lavora o fa volontariato con minori;

  • una stretta collaborazione con le autorità italiane, affinché sentenze e segnalazioni non arrivino con anni di ritardo;

  • la certezza che simili situazioni non si ripetano.

«Ai bambini e alle famiglie va garantito un ambiente sicuro in ogni scuola, associazione o società sportiva. Questo deve diventare un vero e proprio patto collettivo tra istituzioni, lavoratori, famiglie e società civile», prosegue l’USL.

Busignani conclude con un appello alla responsabilità: «Non c’è crescita possibile per un Paese che non protegge i suoi figli. La fiducia tradita va ricostruita, e il coraggio delle istituzioni deve dimostrarsi nei fatti».