San Marino. L’intervento del Segretario pensionati CDLS Armando Stacchini all’undicesimo congresso FUPS – CSdL

Il segretario pensionati CDLS Armando Stacchini all’undicesimo congresso FUPS – CSdL

ARMANDO STACCHINI
AL CONGRESSO FUPI -CSdL:
INSIEME PER DIFENDERE
IL VALORE DELL’EQUITA’

Presidente, delegati, illustri ospiti,

Innanzitutto desidero ringraziarvi, a nome mio e di tutta la Federazione Nazionale Pensionati di San Marino, per l’invito a partecipare a questo vostro 11° appuntamento congressuale.

Appuntamento che, dopo questi anni di crisi profonda, ruota attorno ad un impegno davvero centrale: la difesa del nostro stato sociale, a partire da una sanità migliore per tutti.

Proprio sul fronte sociale, mi corre innanzitutto l’obbligo di sottolineare la battaglia per l’unificazione delle case di riposo, battaglia durata diversi anni e che ha visto le due federazioni pensionati CSU lavorare insieme intensamente. E dopo la raggiunta unificazione, il lavoro comune tra FNPS e FUPS continua anche oggi, con maggiore intensità e determinazione, nell’attività di verifica e controllo della gestione e della qualità dei servizi erogati nella Residenza Sanitaria del Casale “la Fiorina”.

Ma la scelta del tema “una sanità migliore per tutti” messo in primo piano da questo vostro congresso sta a indicare che nella nostra Repubblica c’è un’urgenza. Lo confermano le notizie sulla fuga dei medici dall’ospedale di Stato, le lunghe file di attesa per le visite specialistiche, le crescenti criticità in servizi ospedalieri importanti come quello di cardiologia.

Problemi che certamente sono figli di una serie di errori, di scelte sbagliate o di scelte mai fatte, ma che – dopo dieci anni di recessione economica e un Bilancio dello Stato in gravissima sofferenza – rischiano oggi di aggravarsi e ripercuotersi soprattutto sulle fasce più deboli della società.

L’impatto della crisi ha poi aperto numerose altre urgenze: la riforma delle pensioni, la riforma dell’IGR, l’introduzione dell’IVA sammarinese e dell’ICEE.
Un ventaglio di problemi che si aggrovigliano per la cronica assenza in questo Paese di un requisito indispensabile: la lotta all’evasione e quindi l’emersione di tutti in redditi.

Nonostante la riforma IGR sia in vigore da alcuni anni e nonostante le ripetute richieste del sindacato, non si sono mai attivati i necessari controlli per combattere l’evasione e l’elusione fiscale di ampie fasce di settori economici autonomi e libero-professionali; la piaga dell’evasione fiscale non riguarda i lavoratori subordinati ed i pensionati che – come ben noto, avendo la trattenuta alla fonte – pagano fino all’ultimo centesimo quanto dovuto allo Stato.

Evidentemente attivare i controlli ed applicare sanzioni certe agli evasori è qualcosa di difficile da attuare, nonostante i proclami elettorali.

Chiedere ai lavoratori ed ai pensionati un ulteriore sacrificio è inaccettabile fino a quando non si creeranno i presupposti di una reale equità di trattamento!

Come FNPS siamo nettamente contrari alla modifica della base di tassazione per i redditi da pensione ed al ventilato aumento delle aliquote, questi interventi creano un ulteriore deprecabile squilibrio sia rispetto alla tassazione dei redditi da lavoro dipendente che – ancora di più – nei confronti dei redditi da lavoro autonomo!

Questa criticabile scelta del Governo creerà un ulteriore, ennesimo, taglieggiamento dei redditi da lavoro e da pensione, finalizzato unicamente a fare cassa per contribuire a riequilibrare la voragine dei conti pubblici creata da una gestione sciagurata della politica e del sistema bancario.

Riteniamo importantissimo un impegno unitario delle Federazioni Pensionati riguardo alla prevista riforma delle pensioni proposta dall’Esecutivo e rispetto alla gestione e tutela dei Fondi Pensione sia del primo che del secondo pilastro previdenziale.

La FNPS ha espresso un giudizio estremamente negativo sulla bozza di riforma previdenziale che è stata inviata alle parti sociali, senza che sia stato mai avviato un reale ed approfondito confronto tra le parti.

Aumento di fatto dell’età pensionabile e innalzamento a quota 103, tagli alle prestazioni previdenziali tramite un “contributo di solidarietà” che comporta – di fatto – una rilevante perdita del potere di acquisto dei pensionati e delle loro famiglie, giustificata con una demagogica e furbesca solidarietà tra generazioni!

Per la FNPS, ma ritengo più in generale per il sindacato unitario, è prioritario difendere le risorse economiche dei Fondi Pensione dalle ammalianti proposte avanzate dalle banche, che chiedono sempre più insistentemente di trasformare gli investimenti in PC/T – Pronti Contro Termine (più garantiti visto il buon rating dei titoli sottostanti all’investimento) in Certificati di deposito o obbligazioni emesse dalle varie banche (che godono di una minor garanzia rispetto al PC/T, anche se è presente la garanzia dello Stato).

Il messaggio che deve scaturire forte e chiaro dai pensionati sammarinesi è: i Fondi Pensione vanno difesi e tutelati “senza se e senza ma”.

Ritengo importante sottolineare anche in questo contesto congressuale il delicato tema della giustizia. Stanno emergendo in queste ultime settimane dei preoccupanti intrecci tra politica e poteri forti, con il coinvolgimento anche di organismi dello Stato. Da parte della FNPS è indispensabile esprimere la più ampia solidarietà ai Commissari della Legge che con coraggio e determinazione stanno facendo emergere questi comportamenti opachi, da stigmatizzare e reprimere.

Carissimi delegati e delegate, in mancanza di un concreto e realizzabile progetto di sviluppo e rilancio del Paese, che coinvolga in maniera convinta tutte le componenti sociali – sindacati e associazioni datoriali – e tutte le forze politiche, non ci potranno essere soluzioni concordate per il futuro.

E’ nel nome dell’equità e della giustizia sociale che lo scorso maggio siamo saliti sul Pianello per lo sciopero generale proclamato dalla CSU con lo slogan “Uniti per il Paese”; lo scorso ottobre la CSU ha riaperto lo stato di mobilitazione contro le annunciate riforme che ancora una volta scaricano il conto sulle spalle di lavoratori e pensionati e delle famiglie sammarinesi.

Non sarà mediante scelte unilaterali di dubbia efficacia che il Paese potrà ritrovare la strada maestra dello sviluppo, della crescita occupazionale e del risanamento economico. Con le politiche messe in campo dal Governo in questi mesi, resteranno alle famiglie solo una economia distrutta ed i debiti da onorare, dei quali inevitabilmente dovranno farsi carico le giovani generazioni, con il rischio di riaprire, purtroppo, la strada dell’emigrazione alla ricerca di un lavoro e di un futuro.

Non possiamo assistere inermi alla spartizione del Paese tra consulenti forensi strapagati e di dubbia utilità ed improbabili manager da fuori confine ai quali vengono concesse retribuzioni principesche, rimborsi e benefit scandalosi! Questo è uno spettacolo deprimente ed avvilente, soprattutto quando si stanno chiedendo sacrifici rilevanti ai concittadini!

Cari amici della FUPS, nei prossimi mesi ci aspetta un lavoro difficile e insieme appassionante: contrastare un pacchetto di politiche socio-economiche prive di equità e difendere il valore della solidarietà e della giustizia sociale.
In poche parole: dire no all’austerità a senso unico.

Sono certo che lo faremo insieme, con determinazione e impegno!

Carissimi delegati e delegate, nella certezza che il vostro dibattito congressuale saprà fornire idee e proposte all’altezza delle sfide che abbiamo davanti, vi ringrazio ancora per l’invito e a nome della Federazione Nazionale Pensionati Sammarinesi della CDLS esprimo i migliori auguri di buon lavoro.

Armando STACCHINI – Segretario della FNPS-CDLS