Doveva finire lì lo scontro verbale dai toni accesi che ha visto protagonisti Matteo Fiorini di Repubblica Futura e Roberto Ciavatta di Rete in ufficio di presidenza mentre si discuteva della convocazione del prossimo Consiglio Grande e Generale. E invece ancora una volta quello è diventato il pretesto per distrarre i cittadini dai problemi del Paese. La maggioranza ha così preso la palla al balzo per tentare di squalificare le forze di opposizione e presentarsi come vittima. Cosa che una maggioranza non può mai fare. Tutti sanno e lo sanno anche i cittadini che è una truffa che chi governa si presenti come vittima mentre occupa ogni spazio di potere possibile. A tentare di riportare l’attenzione dei cittadini sulle cose che riguardano la sopravvivenza stessa del Paese è stato il consigliere della Dc Teodoro Lonfernini che in un video postato su facebook ha detto: “Lo scontro verbale dettato dalla tensione, dal nervosismo, dalla stanchezza tra due consiglieri in ufficio di presidenza è stato documentato e enfatizzato per giorni come se fosse il problema dei problemi nel nostro Paese. E’ ovvio che non è così. Io piuttosto avrei voluto commentare in maniera seria gli esiti del referendum che hanno messo in luce con chiarezza che chi guida il Paese non è maggioranza. C’è stata infatti una risposta certa da parte della cittadinanza che ha detto che i quesiti erano buoni e che li ha approvati a larga maggioranza. In Consiglio se ne è parlato male. E ora si preferisce distrarre i cittadini con il falso problema dello scontro tra Fiorini e Ciavatta dove sono volate parole grosse e c’è stato chi probabilmente ha provocato e chi probabilmente ha sbagliato nella risposta a quella provocazione. Doveva finire lì e invece si è preferito dare ai cittadini un pettegolezzo con il quale distrarsi. Anche la Dc è stata tirata in ballo perché a dire di Repubblica Futura il suo silenzio starebbe a significare che è divenuta lo zerbino di Ciavatta. Il nostro vicecapogruppo Stefano Canti anziché andar dietro alle cose che non interessano il Paese ha cercato di fare in modo che si mantenesse la calma, che l’episodio pur sgradevole finisse lì. Repubblica futura ha invece scelto di fare diversamente e di mettere in campo una politica bassissima dalla psicologia quasi infantile apostrofando la Dc di essere uno zerbino. La Dc non risponde alle provocazioni, non sta né con l’uno né con l’altro consigliere, la Dc sta con il Paese”. Infine il consigliere ha invitato la cittadinanza a non cadere nella trappola delle distrazioni e a lasciarsi scivolare addosso tutto tranne le cose importanti come ad esempio andare a votare. “Al referendum si è registrato un calo di partecipazione, come si fa ad interessarsi al gossip e tralasciare una cosa seria come votare? Questa maggioranza che è minoranza nel Paese sta continuando a fare quello che vuole, su Carisp, sulla giustizia, praticamente in ogni settore”.
