San Marino. L’ultima sentenza dei garanti potrebbe aprire una serie di ricorsi: ecco perché

Interessante quanto emerso nella recente sentenza dei Garanti, chiamati a decidere sulla presa d’atto dei giudici di appello civile. In questa sede non vogliamo occuparci dell’opportunità o meno di emettere una sentenza nel momento stesso in cui vengono nominati i nuovi Garanti. O del perché vi sia tutta questa fretta per nominare i giudici di appello civile. Anche perché di tutti questi fatti ci occuperemo a tempo debito, visto che abbiamo le idee molto, molto chiare sull’intera faccenda e non mancheremo di mettere tutto nero su bianco come è nostro dovere, essendo di pubblico interesse. C’è un passaggio di tale sentenza, dicevamo, che recita: “i giudici d’appello (…) ‘possono sostituirsi reciprocamente l’uno con l’altro in caso di impedimento o di incompatibilità di uno di essi’: tale disposizione quindi prescrive per i giudici d’appello un regime diverso da quello del secondo comma e l’unica interpretazione possibile è che i giudici d’appello non sono liberamente sostituibili per ogni tipo di processo, ma il giudice d’appello penale in tanto può sostituire il giudice d’appello in materia civile o amministrativa in quanto ricorra un caso di impedimento o incompatibilità”. Insomma i Garanti, i supremi giudici, mettono nero su bianco che i giudici di appello al contrario dei commissari della legge non sono liberamente sostituibili ma solo quando ricorra un caso di impedimento o incompatibilità. Non siamo magistrati e nemmeno professori. Ma conosciamo l’italiano. E crediamo che questo rappresenti una vera e propria “bomba”, da un punto di vista della giurisprudenza, sui processi passati, presenti e futuri. Possiamo prendere ad esempio, per fare capire ai lettori di che cosa stiamo parlando, centinaia di procedimenti penali, fra cui lo stesso Mazzini. Sui cautelari quasi sempre a pronunciarsi era un giudice di appello civile. Perché? Si è sempre deciso in questo modo perché se quel determinato processo fosse poi finito in appello (penale), il giudice di appello penale che si fosse già espresso su un cautelare (ad esempio) si sarebbe dovuto astenere dal celebrare quel processo essendosi appunto già espresso in precedenza. Con questa sentenza, se abbiamo compreso bene, si dice che quanto fatto sino ad oggi non va bene! Anzi è evidente che sarebbe stato leso il principio del giudice naturale precostituito per legge. Difficile poter dire quale effetto potrà avere tale decisione e se eventualmente potrebbe aprire la strada a revisioni per i processi già chiusi o a motivi di appello per quelli in essere. Attendiamo numi dagli avvocati e dallo stesso Segretario alla Giustizia.

Repubblica Sm