Come sappiamo tutti la Consulta per l’Informazione è un ente statale, normato con una legge precisa dello Stato sammarinese, che tutela e controlla i giornalisti, e non i cittadini, sul loro operato e segnala anomalie alla Authority per l’Informazione per eventuali sanzioni.
Come abbiamo visto a capo della Consulta, come presidente c’ è il giornalista Chiesa di San Marino Rtv. Ma abbiamo anche notato che nel direttivo spicca anche il nome di Antonio Fabbri dell’Informazione, che è lo stesso giornalista che è stato condannato in primo grado a Firenze per diffamazione aggravata nei confronti del nostro direttore e dell’avvocato Stefano Pagliai. Ma Antonio Fabbri è lo stesso che ieri è stato chiamato alla sbarra, nel processo Buriani-Celli-Fabbri-Filippini, per rispondere di reati gravissimi per un giornalista.
Ma questo la Consulta non lo sapeva? Strano perchè il sito più letto di San Marino, ovvero il nostro, ne aveva dato ampia diffusione!
Un ente statale si tiene come segretario, quindi in posizione apicale, un pregiudicato per diffamazione aggravata ed imputato in uno dei più grossi processi degli ultimi tempi che coinvolge un giornalista?
E la Consulta pensa di controllare e redarguire gli altri giornalisti? Ed addirittura i cittadini comuni? Abusando del loro potere! Farebbe meglio a guardarsi in casa e a non tenere nel direttivo tali persone.