E menomale che la libertà di stampa dovevano pregiudicarla Belluzzi, la sua legge e la Consulta!
Ma facciamo un piccolo passo indietro.
Diciamo subito che dopo la Commissione esteri dell’altro giorno, usciamo con un po’ di dubbi, ma anche tante certezze.
Le certezze riguardano quanto scriviamo da tempo e questa è solo l’ulteriore, fortissima conferma, del fatto che nella vita tutto è relativo: la bellezza, l’amicizia, ma anche la legge e la libertà di stampa.
Prendi ancora quel giornalista minacciato: e chissenefrega, lui è schierato (ipoteticamente pensano loro) con gli altri, lo ammazzassero pure!
Caso eclatante del momento, la decisione di SmTv di intervistare il Lolli. Apriti cielo. “Scandaloso”, “Indegno” e chi più ne ha, più ne metta. La politica insomma, in stile veline del Ventennio, vorrebbe dire alla tv pubblica, chi intervistare e come.
Non sia mai che qualcuno di coloro che in passato si è – a parole – stracciato le vesti contro Belluzzi o altri colleghi, abbia mosso un dito!
Certo, perché – e torniamo al concetto di cui sopra – tutto è relativo. Se l’intervista a Lolli l’avesse fatta qualcuno vicino agli pseudo moralisti, sarebbe stato uno scoop da Pulitzer. Lo fanno i colleghi della tv di Stato, è tutta “merda”.
Per carità, basta saperlo.
E qui, come si dice, casca però l’asino. Non ci si venga più a fare la morale su conti Mazzini o altro. Perché ognuno tira l’acqua al suo mulino. E’ evidente come non interessi niente a nessuno della vera Moralità o della vera Libertà di stampa.
A muovere certe prese di posizione ci sono solo poteri economici, politici e beghe personali. Lo diciamo da sempre, questa è la cartina di tornasole.
Altro che battaglie contro il “re nero” e la “legge bavaglio”!
Non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere. Eppure, come diceva quel tale, il tempo è galantuomo. E i nodi piano piano stanno venendo al pettine.
E scopriremo – come stiamo del resto già facendo – come a tirare i fili di questo o quell’altro ci siano personaggi non proprio “vergini”.
Nel frattempo esprimiamo la nostra solidarietà ai colleghi di SmTv – anche se loro con me non lo hanno fatto nel caso Barbieri – per questo indegno attacco alla libertà di stampa.
Ancora una volta lo ribadiamo: al di là delle simpatie e antipatie, sono i principi che vanno o andrebbero difesi e salvaguardati.
Viene in mente una bella frase di Winston Churchill: “A volte l’uomo inciampa nella verità, ma nella maggior parte dei casi, si rialza e continua per la sua strada”.
Marco Severini – Direttore del Giornalesm.com