San Marino. Gli ultimi eventi fanno precipitare la situazione, le opposizioni chiamano i sammarinesi in piazza

Un grido si solleva dalle opposizioni: ‘‘Tutti in piazza contro il governo, contro il debito pubblico, contro le tasse, contro i tagli alle pensione, contro i regali agli amici, contro banca centrale, contro l’arroganza di Adesso.sm, contro l’autoreferenzialità, contro gli espropri di stato, contro la disoccupazione, contro chi non ha rispetto delle sentenze dei tribunali, contro chi vuole aprire il mercato del lavoro ai frontalieri, contro chi vuole svendere la cittadinanza, contro i condoni ai furbetti. Ormai la misura è colma – dicono le opposizioni – e solo una grande manifestazione potrà ristabilire la democrazia.”

È scontro aperto in Ufficio di Presidenza e si preannuncia un Consiglio di fuoco. Ricostruisce perfettamente i fatti la SmTv. L’opposizione chiede di ritirare immediatamente i tre Decreti Legge sulle banche. La minoranza è compatta anche contro la convocazione ad agosto per l’approvazione in seconda lettura dell’assestamento di bilancio.

Dim propone la procedura d’urgenza, sostenuta dal Ps, ma solo se verranno annullati i decreti che – avverte Pedini Amati – “potrebbero avere un fondamento di incostituzionalità”. È pronta a discutere di procedura d’urgenza anche la Dc ma solo con il ritiro dei decreti.

Il Governo tira dritto e li porterà a ratifica nella sessione di luglio. Dunque, non se ne fa nulla: l’Aula si riunirà anche ad agosto.

Dim convoca una conferenza stampa, torna a colpire contro l’utilizzo di Fondiss, il credito d’imposta in debito pubblico, l’assenza di confronto. “Lo Stato – accusa – si è indebitato di 155 milioni. Verserà almeno 3 milioni all’anno di interessi al Cis e alla scadenza dei titoli dovrà pagare cash”. “Stanno favorendo un amico – rincara la dose – che li ha sostenuti in campagna elettorale dandogli in mano il paese.

”È il punto di non ritorno: non ci può più essere margine di collaborazione – aggiunge – c’è solo terreno di scontro. Esauriti tutti gli strumenti istituzionali, chiama il popolo in piazza contro l’arroganza e la cecità del Governo”.

Si attende solo il giorno. Sarà la prossima settimana. Anche la Dc valuterà iniziative pubbliche questa sera in Direzione ma solo la piazza ormai può salvare un Paese che si sta svendendo ancora non si sa neppure a chi!

Ma dal governo si risponde: “Tutti sul Pianello!, ma a far cosa?”

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