San Marino. Movimento DEMOS: Per un’etica della politica e delle istituzioni. Per la pace contro ogni forma di violenza e terrorismo.

La settimana scorsa è stata ricca di avvenimenti in Repubblica e nel mondo, in generale, non sono stati eventi positivi.

La cosa che più di tutti ci lascia sbigottiti è senza ombra di dubbio la sentenza relativa al processo denominato “Conto Mazzini”, che revoca le confische sui beni, non frutto di proventi illeciti, per gli imputati del procedimento. 

Ora, se come è stato accertato dalla sentenza di primo grado gli imputati a processo sono stati riconosciuti colpevoli di un giro di tangenti, è difficile non restare amareggiati da questa ennesima decisione che, assieme alla prescrizione ed all’interpretazione del Collegio Garante sulla applicazione del reato di riciclaggio, nei quali tutto lo sforzo processuale è decaduto, annulla anche quella che era una confisca per equivalente rispetto ai misfatti accertati. 

Difficile non sentirsi pervasi da un risentimento che porta poi la cittadinanza a diffidare dalla politica e dalla giustizia quando l’idea che domina il fondo dei ragionamenti sull’esito di questa storia è che in fondo il crimine paga, che la giustizia è usata e non è mai neutra e che a guardarci bene si rischia che l’allora classe politica sia condonata dalle sue colpe.

Al di là della giustizia, sarebbe almeno opportuno e gradito che gli imputati del conto Mazzini e dei processi alla classe politica ammettessero le proprie responsabilità e uscissero per sempre dalla scena politica. Ad oggi ci risulta che solo un politico di rilievo lo abbia fatto, mentre molti altri svolgono attività politica, anche intensamente e questo risulta alquanto deprimente nonché svilente per le istituzioni democratiche stesse.

Non diversa la vicenda che ha visto condannato l’ex Reggente Simoncini, su questa vicenda abbiamo atteso e attenderemo le decisioni di NPR e della Maggioranza e gli esiti conseguenti. Stiamo valutando di esprimerci alla luce degli esiti con una posizione condivisa con tutte le opposizioni, se sarà possibile.

L’attesa è dovuta per tutelare le Istituzioni, le persone coinvolte, oltre che come gesto di buona creanza al fine di agevolare il gruppo NPR, la Maggioranza e Simoncini stesso verso la più ovvia e scontata delle decisioni, ovvero le dimissioni da Consigliere, che oltre ad ogni altra considerazione che chiunque può immaginare,  tutelerebbero anche la vittima, costretta per lavoro a frequentare lo stesso palazzo, cosa che ha dovuto fare, immaginiamoci con quale stato d’animo, dal manifestarsi della vicenda ad oggi.

In attesa della decisione di NPR e della Maggioranza porgiamo alla vittima di questo sgradevole episodio la nostra piena solidarietà.

Conosciamo le difficoltà delle donne per avere giustizia, soprattutto quando a esercitare gli atti indecenti non solo è una persona gerarchicamente superiore, ma addirittura un Capitano Reggente.

E’ evidente oramai ai più che questa legislatura verrà archiviata sotto il segno della Restaurazione, dove tutto viene sacrificato agli interessi di potere, la buona creanza, il buon senso civico e il rispetto delle istituzioni.

Dossier, ricatti incrociati, mancata trasparenza nelle scelte e servilismo verso il potere, sono stati il dominante di questa legislatura, dove il vento del cambiamento sembra essersi spento per sempre.

Sempre tenendo a mente la Restaurazione, la notizia di altri nuovi 4000 concittadini per effetto di leggi sanatorie, ci rallegra da un lato, per l’allargamento della nostra comunità, ma dall’altra ci impensierisce; infatti, non ci risulta siano state fatte valutazioni sull’impatto economico, sociale e democratico che un aumento repentino del 10% della popolazione può causare.

Purtroppo, la storia insegna che la corsa al voto, soprattutto quello estero, non è mai stata sempre pienamente etica e di certo 4000 nuovi elettori faranno molta gola a chi ha i mezzi, per provare a determinare gli scenari democratici futuri.

Ci batteremo per approvare una regolamentazione che mitighi questi impatti insieme alle altre forze politiche.

La settimana si è conclusa con il risveglio drammatico del conflitto israelo-palestinese, condanniamo fermamente gli atti terroristici e le azioni di tutti coloro che sostengono, progettano e finanziano iniziative cosi inumane e violente. Crediamo sia necessario ragionare sulle origini del conflitto e riconoscere che purtroppo la violenza è quotidiana in quei territori, e di certo soffiando sul fuoco non si aiuterà a spegnere questo incendio di violenza. Ci auguriamo pertanto che almeno i rappresentanti delle nostre Istituzioni non inizino ad innescare le tifoserie pro israeliane o pro palestinesi questo atteggiamento servirebbe solo a sostenere una guerra voluta, cercata e indirizzata.

L’atteggiamento giusto è quello di cambiare le modalità di intervento dall’Unione Europea che è l’unica in questo momento in grado di fermare questo massacro, la guerra è massacro non è mai giusta o necessaria quando il prezzo da pagare sono la vita di esseri umani, bambini, donne e uomini innocenti

San Marino 11 ottobre 2023

 

Gruppo Comunicazione Demos