San Marino. NO ALLA TECNOLOGIA? … di Giovanni Zonzini

L’ostilità manifestata in maniera costante da alcune parti della popolazione nei confronti dell’implementazione della robotica in chirurgia, dell’introduzione di strumenti informatici nell’interazione fra paziente e struttura sanitaria, ad esempio la telemedicina, va compresa come la naturale diffidenza verso nuovi strumenti più o meno sconosciuti ai più, ma non dovrebbe essere alimentata.
Meno comprensibile, tale ostilità, appare laddove essa viene alimentata da sigle politiche o sindacali.
Queste infatti, almeno nelle loro classi dirigenti, avrebbero il dovere di impegnarsi attivamente per l’elevazione della coscienza intellettuale e politica delle proprie basi, e non assecondarne le pulsioni più reazionarie, irrazionali, ostili al progresso scientifico e tecnologico.
Un’azione politica (ma anche sindacale) realmente lungimirante e aperta al futuro dovrebbe sostenere con convinzione investimenti, anche ingenti, per l’automazione, l’implementazione della robotica, l’informatizzazione e il generale miglioramento tecnologico della sanità pubblica, così come di ogni altro ambito amministrativo e produttivo pubblico e privato.