San Marino. Non c’è pace per i risparmiatori della Repubblica

Non c’è pace per i risparmiatori della Repubblica. Così gli ex correntisti di Asset banca titolari di obbligazioni subordinate attendono da oltre due anni di riavere indietro i propri soldi. All’indomani dell’accorpamento con Carisp un decreto stabiliva che sarebbero state rimborsate integralmente rimandando la definizione delle modalità del rimborso ad un progetto di legge. Quando dopo un tempo eccessivamente lungo il progetto di legge è approdato in Consiglio Grande e Generale si è capito che il governo si era rimangiato la parola sul fatto che i correntisti sarebbero stati rimborsati integralmente. Cosa che a ben vedere sarebbe stata in linea con quanto accade anche nella vicina Italia dove proprio in questi giorni si è parlato di rimborsare i risparmiatori e nella fattispecie gli obbligazionisti subordinati che “riavranno il 95 per cento del capitale bruciato”. Ma il caso Asset è un caso a sé visto che due sentenze hanno messo in luce come l’istituto sia stato commissariato e poi liquidato in maniera illegittima. Vale a dire che se non fosse intervenuto il commissariamento la banca non avrebbe avuto alcun problema a rimborsare i titoli alla loro naturale scadenza. Una verità giudiziaria totalmente ignorata: nella seduta di ieri della commissione finanze sono stati bocciati gli emendamenti proposti dalle forze di opposizione ed è passato un emendamento proposto dalla maggioranza che potrebbe abbassare le tutele ai minimi termini. “L’emendamento della maggioranza – fanno sapere dall’opposizione – stravolge completamente l’art. 2 e rende inapplicabile tutta la legge che così com’è non consente alcun rimborso”. Il che ancora una volta dà la misura di come chi dovrebbe pensare ad una soluzione per il Paese rimanga concentrato su antichi rancori che non si capisce bene da dove originino ma che è purtroppo chiaro in che cosa si tradurranno per San Marino. La seduta è stata sospesa prima della dichiarazione di voto, resta così tra color che son sospesi il pdl che non verrà portato in seconda lettura. Il prossimo Consiglio dovrebbe aprirsi il 17 aprile, a ridosso della Pasqua e in anticipo rispetto alla data calendarizzata perché ancora una volta Adesso sm sarà chiamato a rincorrere le emergenze dei disastri che ha creato. Questa volta si tratterà con tutta probabilità di portare in ratifica il cosiddetto decreto salvabanche con la modifica per consentire la proroga del blocco dei pagamenti per altri tre mesi a banca Cis.

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