SAN MARINO. Non è la serata della Juvenes-Dogana: il Tre Penne rimonta ed è in semifinale di Coppa Titano

I vicecampioni di San Marino impongono il proprio ritmo, ribaltando il 3-1 dell’andata. Amati: “Su questi errori dovremo costruire il futuro”

La grande prestazione dell’andata non si ripete: il Tre Penne ribalta il 3-1 di due settimane fa, vince 3-0 al ritorno e accede alla semifinale di Coppa Titano BKN301. Com’era lecito aspettarsi, la squadra di Stefano Ceci ha giocato su ritmi altissimi sin da subito, che i biancorossoblù non sono riusciti a spezzare, per difendere o migliorare il doppio vantaggio. Lorenzo Dormi e Nicola Gai, nel primo tempo, e ancora Dormi, nel secondo, lanciano il Tre Penne, che comunque nella ripresa ha rischiato di vanificare lo sforzo, quando la Juvenes-Dogana ha conquistato un calcio di rigore, poi fallito. Tuttavia, non è questo il maggior rammarico per mister Manuel Amati: “Dispiace. Però, anche se il rigore ci avrebbe potuto risollevare e portare ai supplementari, tra i vari errori visti è quello meno fastidioso. La gestione complessiva della sfida ci deve far riflettere e aiutare a crescere”.

Il Tre Penne ha subito messo le cose in chiaro con una partenza-sprint, nonostante il freddo glaciale della notte sammarinese. Dopo 10 minuti, Gai ha avuto l’occasione per portare avanti i suoi, ma Fabio Gentilini è stato bravissimo a parargli un calcio di rigore. “Tuttavia non siamo riusciti ad approfittare dell’eventuale contraccolpo psicologico su di loro e dopo poco abbiamo subito goal – prosegue Amati -. Sapevamo che il Tre Penne sarebbe partito molto forte, ma, nonostante questo, non siamo riusciti ad arginarli nella prima mezzora. Al 17′ è arrivato anche il raddoppio e prima dell’intervallo anche una rete annullata. Questo ci avrebbe dovuto dare una scossa, invece, nella ripresa, pur cambiando modulo una seconda volta e contenendo meglio i loro esterni, non siamo stati in grado di spezzarne il ritmo aggressivo”.

L’allenatore e la squadra sono però consci di aver compiuto un ottimo percorso in coppa. Soprattutto da questo deriva il rammarico di Amati: “Dispiace, perché avevamo giocato una buona prima parte della doppia sfida. Mercoledì, però, non siamo stati bravi a gestirci neanche a livello fisico: chi aveva problemi nell’intervallo e ha voluto proseguire, salvo poi essere sostituito dopo pochi minuti, avrebbe dovuto avere più consapevolezza, per permetterci di sfruttare gli slot di sostituzioni nel modo più opportuno, in relazione alla partita. Questo è un segno di immaturità che la squadra deve cogliere, ma che fa parte di un processo di crescita. Tuttavia, dobbiamo accelerarlo, altrimenti rischiamo di perdere altre occasioni importanti come questa. La fiducia nella squadra rimane comunque massima: siamo a metà stagione, una metà che rimane positiva, e a partire da questi errori dovremo costruire il nostro futuro”.