San Marino. “Non molleremo di un centimetro”. Risparmiatori exCis, Thomas Biagi promette battaglia

“Dopo il danno, rischiamo davvero la beffa. Chiediamo un incontro urgente al Governo per trovare soluzioni”

Diceva Nietzsche: “Da quando ho imparato a camminare mi piace correre”. Una frase che calza a pennello per Thomas Biagi, pilota bolognese, “adottato” dalla Repubblica di San Marino.

Oggi il noto sportivo che fra i numerosi allori può fregiarsi di avere pilotato una Ferrari di Formula 1 ed aver vinto due Campionati del Mondo Gran Turismo, si trova suo malgrado a dovere “inseguire” il Congresso di Stato.

E si può scommettere che con uno così alle calcagna, difficilmente sarà possibile “scappare”.

E’ così Thomas Biagi?

“Se intende che nessuno potrà sottrarsi alle proprie responsabilità è proprio così”.

Può spiegarci qual è il suo impegno odierno?

“Come ex risparmiatore del CIS ho seguito con attenzione l’evolversi della situazione fin dalla liquidazione della banca con l’obiettivo di recuperare i miei risparmi. Da qui è nato un rapporto con numerosi altri risparmiatori che si trovano nella medesima situazione. Questa rete si è pian piano allargata fino all’idea di costituire un comitato ad hoc che ho avuto l’incarico di rappresentare. Un onore ed un onere”.

Può riassumere cosa è avvenuto?

“A seguito della liquidazione di Banca CIS lo Stato si era impegnato a tutelare i risparmiatori garantendo la restituzione delle somme per importi superiori a 100.000 euro, nel frattempo convertite in obbligazioni emesse da “BNS” Banca Nazionale Sammarinese, entro il 22 luglio del 2022.Con l’assestamento di bilancio approvato con la legge n. 94 del 2022 gli ex correntisti CIS, dopo oltre 3 anni di paziente e responsabile attesa, si sono visti sfumare la possibilità di recuperare i loro risparmi, in molti casi frutto di una vita di lavoro e sacrifici. Come noto, infatti, è stato previsto che le obbligazioni BNS vengano convertite in titoli di Stato ad un tasso di remunerazione dell’ 1% annuale ed aventi scadenza a luglio del 2032. Dopo 3 anni di attesa si obbliga chi chiede solo di rientrare in possesso dei propri risparmi di attendere ulteriori 10 anni compromettendo progetti, aspettative e serenità familiare. In molti casi si parla di risparmi di una vita che le persone hanno il diritto di poter recuperare ed investire come ritengono”.

Però teoricamente, come ha spiegato il Segretario alle Finanze, i titoli di Stato sono commerciabili. I correntisti potrebbero venderli…

“Con l’aria che tira e con il tasso esiguo di interesse che viene riconosciuto chi comprerebbe questi titoli? Forse le banche, magari al 30 o 40% in meno del loro valore. E’ ovvio che per noi la soluzione adottata non può essere accettata perché non ci offre garanzie. Chiediamo urgentemente un confronto.

Adesso a che punto siete?

Ho personalmente richiesto in forma ufficiale un incontro al Segretario alle Finanze. Ad oggi non ho ricevuto alcun riscontro, siamo in contatto con le associazioni dei consumatori che ci stanno supportando in questa battaglia e che voglio anche in questa sede ringraziare. Il nostro obiettivo primario adesso è trovare il contatto per instaurare un dialogo che possa trovare rapidamente delle risposte. Un dialogo tardivo, che è tale non per nostra responsabilità.

Altrimenti?

“Non voglio fare minacce, non sono il tipo ma abbiamo già individuato professionisti disponibili a supportarci in caso di essere costretti ad intraprendere iniziative di carattere legale. La questione, però, mi consenta,per San Marino va oltre noi…

Cioè?

Tutelare noi significa tutelare la credibilità del sistema bancario di San Marino. Se questa vicenda surreale varcasse i confini, mi chiedo chi verrebbe più qui a investire e portare i propri soldi. Sono state fatte scelte che hanno inciso profondamente sulle nostre vite e prospettive future solo pochi giorni prima del termine previsto per la scadenza delle obbligazioni. Lo abbiamo trovato un atteggiamento non rispettoso dei risparmiatori e dei cittadini. Lo Stato farebbe bene a rendersene conto ed agire di conseguenza per individuare, insieme a noi, soluzioni alternative”.

Però anche lo Stato non naviga certo nell’oro…

“Guardi,siamo consapevoli della situazione e siamo pronti a confrontarci anche su questo ma è anche una questione di metodo. Certe decisioni avrebbero dovuto quanto meno vedere un nostro coinvolgimento. Invece è stato tutto fatto alle nostre spalle, in piena estate, quando l’attenzione, almeno di chi non è direttamente coinvolto, scende. 

Come mai ha deciso di rappresentare i correntisti in prima persona mettendoci la faccia?

“Perché come ogni sportivo sono tenace. Come ogni sportivo non posso accettare le ingiustizie. Dobbiamo unirci a fare quadrato se vogliamo portare a casa un risultato, se vogliamo continuare ad utilizzare la metafora sportiva. Ad oggi abbiamo raccolto decine di adesioni. Altri che volessero partecipare possono contattarmi scrivendomi all’indirizzo mailthomasbiagi@hotmail.it oppure su Telegram: https://t.me/thomasbiagi .”

Sarà la “gara” più difficile della sua vita?

“Non lo so, ma certamente qui c’è in gioco il presente e il futuro di tanta gente. Quindi non molleremo un centimetro, arriveremo fino in fondo utilizzando ogni risorsa a nostra disposizione”.