San Marino. Nuovo strumento diagnostico donato a Ortopedia. Mentre l’ISS attende il cambio della guardia … di Angela Venturini

È un oggetto piccolo come un pacchetto di sigarette, ma in grado di rivoluzionare la diagnostica ortopedica. Si tratta di una nuova sonda ecografica di ultima generazione, che abbinata a un tablet con tecnologia wireless, consente indagini anche post operatorie, il monitoraggio continuo del paziente, nonché cure avanzate come infiltrazioni eco-guidate direttamente sul posto. Cioè senza bisogno di muovere il paziente dall’ambulatorio o perfino dal suo letto di ospedale. È l’ultima donazione fatta all’ISS, in ordine cronologico, questa volta effettuata dalla Horizon Lab Company, sulla scia di quella sinergia pubblico-privato che spesso vede la società civile nelle sue diverse rappresentazioni, affiancarsi all’istituzione nella cura del malato. 

Alla conferenza stampa di presentazione di questo modernissimo strumento, ci sono tutti: l’AD della Horizon Alfredo Tabarrini, il direttore della UOC di Ortopedia Luciano Trinchese, il direttore amministrativo Marcello Forcellini, il direttore generale ISS Francesco Bevere. Il quale si fa subito interprete dei saluti e dei ringraziamenti del Segretario di Stato Mariella Mularoni. Che per motivi del tutto comprensibili, non ce l’ha fatta a liberarsi dei suoi impegni. Presumibilmente politici, perché a distanza di 24 ore dalla scadenza del mandato reggenziale per la formazione del nuovo governo, l’orizzonte non è ancora chiaro. La girandola di incontri, confronti, mediazioni, non è ancora finita. Eppure ormai tutti sanno che all’ISS verrà qualcun altro. Chi? Bocche cucite e sorrisi di circostanza. Dove andrà Mariella Mularoni? C’è una possibilità che possa rimanere? Tutti fanno finta di non sapere niente. 

A margine della conferenza stampa, il DG Bevere si intrattiene cordialmente con i giornalisti, sempre con quel suo modo da gran signore anche se, fin dal suo primo giorno a San Marino, è stato un po’ come Daniele nella fossa dei leoni. Ma i leoni non sono riusciti neppure a sfiorarlo, perché sa per esperienza che il parterre umano di ogni Paese è pieno di persone di ogni genere e lui tratta tutti con la stessa deferenza ed equidistanza. Per lui è prioritario che un ospedale piccolo come quello sammarinese, regga il confronto con i colossi esterni. E in alcuni settori, ciò è assolutamente vero. 

Direttore, rimarrà a San Marino?

”Dipende dalla nuova governance”, risponde salomonico. Ma nei corridoi tutti dicono che se ne andrà presto. 

E forse, alla gente, tutti questi giochetti della politica, interessano poco o nulla. Forse interessa di più la qualità del servizio sanitario e questa “umanizzazione delle cure” che anche una piccola ma assolutamente innovativa sonda diagnostica rappresenta.

Potrebbe essere in uso già in pochissimo tempo, perché gli operatori sanitari sono già impegnati nella specifica formazione di questo strumento, così maneggevole e immediato che non farà fare le file a nessuno. E già questa, di per sé, è una bella cosa

Angela Venturini

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