San Marino. Offese a pubblico ufficiale da parte di Mattia Manzaroli e Nicholas Perpiglia. Dopo la condanna in primo grado ieri l’udienza in appello

Il processo d’appello che vede imputati Mattia Manzaroli e Nicolas Perpiglia, esponenti del movimento Indipendenza Sammarinese, per un comunicato stampa ritenuto offensivo, si avvia alla conclusione. La difesa ha chiesto l’assoluzione totale o, in alternativa, il riconoscimento della prescrizione del reato.

Nel primo grado di giudizio, i due imputati erano stati accusati di diffamazione per dichiarazioni rilasciate nei confronti della presidente della Banca Centrale di San Marino (BCSM) Catia Tomasetti, del direttore Andrea Vivoli e dell’ex vice direttore Giuseppe Ucci. Il giudice Vico Valentini aveva riqualificato l’accusa in offesa a pubblico ufficiale, assolvendo Manzaroli e Perpiglia per le dichiarazioni su Tomasetti e Vivoli, ma condannandoli per quelle rivolte a Ucci con una multa di 300 euro.

Nel corso dell’udienza d’appello, l’avvocato Francesca Maria Bacciocchi, legale di Manzaroli e Perpiglia, ha chiesto l’assoluzione dei suoi assistiti, sostenendo che il comunicato rientrava nella libertà di espressione e di critica su questioni di pubblico interesse. Qualora il giudice non dovesse accogliere tale richiesta, ha sollecitato il riconoscimento della prescrizione del reato, ormai maturata. La Procura Fiscale, che già in primo grado aveva chiesto l’assoluzione, ha confermato l’intervenuta prescrizione, riconoscendo che i termini per il perseguimento del reato sono scaduti. Diversa la posizione della parte civile, rappresentata dall’avvocato Tania Ercolani, che ha richiesto la conferma delle statuizioni civili, ovvero il riconoscimento del danno subito da Giuseppe Ucci. Il giudice di appello Pres. Renato Bricchetti si è riservato la decisione, che verrà annunciata nelle prossime settimane.

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