“Consapevole ed indignata della drammatica situazione in cui è stato portato il Paese e profondamente delusa dalla politica che non dà risposte per uscire dalla crisi e riprendere la strada dello sviluppo, della ripresa economica ed occupazionale per tutti i sammarinesi, del cambiamento e del rinnovamento”.
Questo è l’attuale stato d’animo dell’Organizzazione sammarinese degli imprenditori, la quale in una nota chiede di “mettere fine ai giochi di potere e del malaffare che hanno già arrecato e continuano ad arrecare gravi danni all’economia, alla socialità e alla moralità pubblica, facendo perdere dignità e onore alla nostra amata Repubblica e mettendo a rischio il suo futuro insieme a quel- lo di tutti i sammarinesi”.
L’Osla non risparmia affatto critiche al governo sammarinese: “Chi ci governa continua a chiedere enormi sacrifici economici che finiscono però soltanto a coprire la spesa corrente alla giornata e mantenere assistenzialismo e clientelismo – sottolinea il comunicato -.
Assistiamo al continuo sperpero di denaro pubblico, alla copertura dei collusi con la malavita e ad una politica di giornata. I sacrifici chiesti agli imprenditori e ai lavoratori sono inutili perché si continua ad indebitare il Paese in modo irreversibile. Ci chiediamo quale sia la destinazione degli esborsi di imprenditori e cittadini”. L’attuale riforma Igr colpisce “in maniera sproporzionata” lavoratori autonomi e piccole e medie imprese “per salvaguardare privilegi ingiustificati”, disattendendo il principio fortemente sostenuto dall’Organizzazione degli imprenditori di San Marino “.
A partià di reddito, parità di aliquota”. “Manca un progetto concreto di sviluppo, servono politici competenti che conoscano l’economia e lo sviluppo, non la sola gestione del consenso – prosegue la nota -. occorre riformare il sistema tributario in maniera equa e sostenibile, con un progetto diverso e innovativo, non basato sulla presunzione di evasione, ma che preveda un sistema di accertamento moderno e non repressivo dei consumi, che sia attrattivo anche per possibili investitori esterni, intervenendo contemporaneamente sul taglio dei costi e sull’aumento della produttività della Pa”.
Gli imprenditori sammarinesi, “stanchi di essere presi in giro, dell’incoerenza delle istituzioni, e della mancanza di autorità nella revisione della spesa pubblica e nella riorganizzazione del settore pubblico”, chiedono priorità per lo sviluppo attraverso il “potenziamento della flessibilità degli sconti SMaC, della promozione all’interno e all’esterno del territorio, del borsellino elettronico per trattenere e attirare i consumi”; riqualificazione urbanistica mediante “riforma dell’attuale gestione degli appalti pubblici e riposizionamento del settore edile governando il territorio con gestioni oneste e giuste, avendo l’obiettivo di tutelare l’ambiente e la vivibilità del territorio con una nuova politica della casa per dare una casa di proprietà a tutte le famiglie” e selezione e formazione di una classe dirigente sammarinese anche negli controllati dallo stato con “reintroduzione dei bandi di concorso pubblico per la selezione e l’avanzamento di carriera in tutto il settore pubblico allargato”.
E ancora: “Riduzione della spesa corrente, aggregando le funzioni replicate nel settore pubblico allargato, informatizzando tutte le procedure e il collegamento informativo totale tra tutti gli uffici pubblici; parificazione delle condizioni contrattuali tra lavoro pubblico e privato che prevede privatizzazioni non strategiche, attrattive turistiche e commerciali, polo di intrattenimento e leve della sovranità.
L’Osla chiede anche l’abolizione dell’art. 6 (Autorità garante per l’informazione) della Legge dell’informazione perchè “in contrasto con l’art.10 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo che così recita: ‘Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera’” oltre alla creazione di un “progetto decennale per il cambiamento, il rinnovamento e le riforme necessarie per realizzare un nuovo modello socioeconomico sostenibile e condiviso che attiri gli investimenti trasparenti e li protegga” e di “un piano per la ripresa del sistema bancario per tutelare risparmiatori e investimenti”.
L’Organizzazione sammarinese degli imprenditori conclude il comunicato con altre due proposte: “riformare l’intero sistema della formazione scolastica migliorando lo studio delle lingue straniere, garantendo l’educazione civica, assicurando la formazione permanente a tutti i lavoratori, coltivando la cultura del lavoro e dell’impresa” e “praticare la moralità della politica, denunciando i collusi con la criminalità organizzata, maggiori colpevoli della crisi del Paese; combattere la corruzione e mettere fine all’intreccio tra affari e politica per ridare dignità e onore alla Repubblica, attraverso l’accertamento dei beni mobili e immobili a San Marino e all’estero che appartengono a chi negli ultimi 30 anni ha ricoperto ruoli politici di governo e istituzionali, per verificare se ci sono stati indebiti arricchimenti sulle spalle dei cittadini”.
San Marino Oggi