Riceviamo e pubblichiamo
Il Decreto cita:
“E’ istituita l’imposta straordinaria sulle attività finanziarie di cui all’allegato A, ovunque detenute alla data del 31 dicembre 2017, a carico dei soggetti passivi residenti anagraficamente nella Repubblica di San Marino………….”
L’imposta dovuta è del 0,5% e prevede anche depositi in conto corrente e depositi a risparmio.
Quindi, chi ha una qualsiasi cifra su conto corrente di una banca italiana o estera, deve pagare il 0,5% del proprio risparmio.
Una percentuale di rendita che nessun conto corrente copre (ora sono pari allo 0%).
Tassa che chiaramente colpisce gli onesti che hanno dichiarato il proprio conto e alla quale sfuggono i “furbi”, che hanno espatriato i propri beni presso sedi più sicure.
Furbi che vista la praticamente inesistente possibilità di controllo la faranno ancora una volta franca.
Ma la cosa che colpisce maggiormente è oltre l’assurdo.
Il calcolo viene fatto sulle somme detenute in data 31 Dicembre 2017 ne il 30 Dicembre ne il 1 Gennaio 2018 escludendo ogni eventuale calcolo sul periodo di deposito e quindi di rendita..
Per semplificare alcuni esempi:
Simone e Mario (nomi di fantasia).
Simone li ha da oltre un anno in deposito (seppure con una minima rendita) ma colto da un improvvisa ispirazione gira il tutto sulla banca sammarinese il 30 Dicembre,
risultato: dopo un anno di deposito paga allo stato 0,00€
Mario a fine dicembre spaventato dalle continue instabilità del sistema bancario sammarinese decide il 31 Dicembre di esportare i propri risparmi di una vita in una banca di Mercatino Conca (rendita pari a 0,00€), risultato: in un giorno di deposito paga allo stato 500,00€
Sorgono varie domande:
1) Mario è sfortunato?
2) Mario è un co….ne?
3) Simone è fortunato?
4) Simone ha fiutato qualcosa?
6) Qualcuno controllerà?
Di certo è un Decreto fatto con …………..
Un contribuente inferocito.