San Marino. Paolo Forcellini su Berti ed i Giochi della sorte.

Paolo ForcelliniFinalmente il dottore sammarinese, sul quale sono state condotte indagini su sue presunte avances verso alcune rappresentanti del gentil sesso nell’espletamento della propria professione, ha ottenuto, dopo più di un mese di custodia cautelare presso il nostro Alcatraz alias i Cappuccini, gli arresti domiciliari. Dico finalmente solo dalla considerazione che per altri reati a San Marino, ben più gravi penalmente, i tempi di detenzione cautelativa sono stati molto più brevi, se non brevissimi. Ma con gli atti istruttori segretati non si possono né si devono fare altre ipotesi, se non attendere il processo, qualora vi sia un rinvio a giudizio.

Intanto nell’ultimo Consiglio Grande e Generale si è parlato dei Giochi della Sorte. Nonostante ci sia una certa regressione delle entrate per la forte concorrenza delle zone limitrofe dove le sale crescono come i funghi, e una certa crisi economica, che se da un lato scoraggia al gioco, dall’altro induce molti cittadini a tentare la sorte per cercare di risolvere il disagio in cui si trovano, la maggioranza dei consiglieri, con vari distinguo, sembrano concordare che i Giochi possono essere un buon aiuto per le entrate della Repubblica. Questo anche da parte di coloro che sono stati sempre scettici e da parte dei soliti puritani, spinti più dalla propria ideologia politica che non dalla propria coscienza. Durante il lungo ed estenuante dibattito qualcuno giustamente ha fatto notare a chi è convinto che i Giochi creano una pericolosa dipendenza, che anche il tabacco e l’alcool non sono da meno, anzi molto più pericolosi per la salute che non per le tasche.

Chissà che presto non vedremo di nuovo un Casinò a San Marino, come negli anni ’50, che tanto benessere portò a tutto il comparto del turismo ed anche per le allora asfittiche casse dello Stato? Sarà un banco di prova per l’italia per dimostrare che è di nuovo diventata amica del nostro paese autorizzandone l’apertura. Avendo ascoltato il C.G.G. per radio tutti gli interventi dei consiglieri, sui vari commi, sui Rapporti con l’italia, sull’uscita dalla Blak list, sui Giochi della Sorte, questi si sono dimostrati ancora tutti uguali e ripetitivi, molti dei quali anche inutili.

Che non sia il caso di prevedere fra le riforme da varare anche quella sul regolamento del C.G.G.?

Paolo Forcellini