Patto, Aggregazione o Fusione fra
DEMOCRAZIA CRISTIANA, NOI SAMMARINESI e ALLEANZA POPOLARE.
Al di la dei miei pensieri strettamente personali, con obiettività un pensiero mi sorge spontaneo: quando si procede ad una aggregazione o ad una separazione queste avvengono sempre in virtù di interessi di parte.
Visto l’andamento politico nel Paese i piccoli partiti tendono ad aggregarsi, possibilmente con partiti storici, perché temono di essere spazzati via dalla scena politica sammarinese.
Gli esempi sono evidenti, l’EPS inserito nella lista DC alle elezioni del 2008 ha eletto in Consiglio Grande e Generale ben 4 Consiglieri sottraendoli alla DC. Alla consultazione elettorale del 2012, pur fondendosi con i DDC, creando l’UPR, ha espresso UN solo Consigliere.
Così come, alle elezioni 2012, Noi Sammarinesi, inseriti nella lista DC, hanno eletto ben 4 Consiglieri che, qualora avessero concorso singolarmente, mai sarebbero riusciti ad ottenere neppure la metà di tale risultato.
Quindi è chiaro l’intento, l’interesse dei partiti minori, cioè di raccogliere i consensi attingendo proprio nel bacino elettorale del partito predominante.
Ma se fusione ci sarà, quale sarà l’interesse di un partito storico come la Democrazia Cristiana ??
Ma se fusione ci sarà, questa avverrà perché la Democrazia Cristiana si sente in grande difficoltà, in parole povere ha paura, paura di perdere l’egemonia, paura di soccombere (e la paura non è la virtù dei forti).
Con una operazione di fusione o aggregazione pensa di poter continuare a giocare con grandi numeri, restare magari il partito di maggioranza relativa, poter dettare i tempi, le regole e l’agenda senza pensare che comunque il dibattito si sposterà al suo interno, dove risulterà estremamente difficile tenere unite le varie anime (il PD italiano ne è stato un esempio proprio in questo scorcio d’estate).
In realtà mi viene da pensare che sia più una svendita del partito, una specie di “condono”, una corsa ai saldi di fine stagione.
Come tutti sanno (anche se non esistono più le stagioni di una volta) ogni stagione, che sia estiva che sia invernale, ha irrimediabilmente il suo termine.
