Corrado Petrocelli è il nuovo Rettore dell’Università degli Studi di San Marino.
Lo ha nominato ieri pomeriggio il Consiglio Grande e Generale con una valutazione a maggioranza. Petrocelli va così a sostituire l’attuale rettore vicario Luciano Canfora che già stava ricoprendo l’incarico al posto del dimissionario Giorgio Petroni. La scelta dell’ex rettore dell’Università di Bari aveva generato non poche polemiche, con la dura presa di posizione del professor Renato Di Nubila. Ed evidentemente qualche strascico rimane.
Il capogruppo della Democrazia cristiana, Luigi Mazza, sottolinea infatti che “in qualche modo lo votiamo a scatola chiusa”. Il suo programma è stato presentato ieri ai partiti dopo la scelta da parte del Senato accademico, in un incontro disgiunto con maggioranza e opposizione. L’importante, aggiunge Mazza, è che segua le tre linee di sviluppo individuate per l’ateneo sammarinese: “Una università più di studenti e meno di studiosi, il rapporto con il territorio, l’applicazione della spending review”. La Dc non si è “mai permessa di indicare figure”, aggiunge il segretario Marco Gatti, difendendo la necessità dell’ ”indirizzo politico”. Due punti, prosegue, sono “fondamentali” per l’ateneo sammarinese: “Il riconoscimento dei titoli e la circolarità dei docenti”. Qualche perplessità anche dall’indipendente Denise Bronzetti: “Spero che la scelta dia vigore nuovo all’ateneo”.
Dello stesso avviso Massimo Cenci di Noi sammarinesi, mentre Nicola Renzi di Alleanza popolare difende non solo la scelta, ma anche la nomina da parte del Consiglio e l’incontro avuto con il neo rettore.
Gerardo Giovagnoli del Partito dei socialisti e dei democratici lancia infine due proposte di sviluppo: “L’ambito degli istituti tecnici superiori” e quelli che hanno “ricadute per il Paese”. Dai banchi dell’opposizione Simone Celli del Partito socialista decide di “non entrare nelle diatribe politiche della maggioranza”, anche se “la nomina nasce da presupposti politici controversi”. Soddisfatto dell’incontro con Petrocelli Franco Santi di Civico 10. Serve però, aggiunge, un “resoconto puntuale su quanto si farà e sui risultati. Peccato inoltre per l’intervento di Mazza – sottolinea – dimostra che c’è diversità di vedute sul concetto di autonomia”.
Roberto Ciavatta di Rete sostiene la scelta, è la “figura più azzeccata”, anche se critica il modus operandi, vale a dire la nomina da parte del Consiglio Grande e Generale: “La politica non deve dirigere l’università”. Mentre Francesca Michelotti di Sinistra unita ricorda la “vivacissima protesta” di Di Nubila.
“Ci auguriamo che il nuovo rettore faccia luce su quanto enunciato” anche se emergono “divergenze tra il segretario di Stato e alcuni alleati in maggioranza”. Non ha “nulla da ridire su Petrocelli”, William Giardi, capogruppo dell’Unione per la Repubblica, che si lamenta invece dell’incontro, breve, prima con la maggioranza e poi con la minoranza. (…) San Marino Oggi