Sembra la storia di un giallo di Agatha Christie, ma è successo veramente e a San Marino.
I protagonisti di questa assurda storia avvenuta su suolo sammarinese sono un facoltoso sammarinese, molto conosciuto in territorio, che ha superato ormai i 60 anni da un po’ di tempo e la sua giovane compagna di origini sudamericane, forse moglie.
L’uomo da un po’ di tempo accusava malesseri diffusi. Era andato da diversi professionisti e nessuno aveva capito che cosa avesse. La storia continuava da un po’ di tempo e lui stava sempre più male.
Circa un anno fa le cose sono precipitate ed il sammarinese stava veramente male, così tanto male da essere ricoverato presso un centro privato della zona. La premurosa compagna sudamericana lo andava a trovare ogni giorno e amorevolmente lo accudiva.
Lei, la dolce esotica metà, gli portava tutto quello che gli occorreva e non gli faceva mancare nulla, nemmeno quel energizzante che lei con con le sue amorevoli manine preparava teneramente solo per lui … ogni mattina, per il suo grande amore sammarinese.
Una bevanda un po’ acidula ma che il sammarinese mandava giù senza indugio perché frutto dell’amore della sua stupenda compagna. Un tonico che però non lo aiutava a riprendersi, tutt’altro.
L’uomo veniva ricoverato circa un anno fa, le sue condizioni – come abbiamo detto – erano critiche. Si pensava al peggio, ma la sua metà era sempre lì presente fino a quando per forza maggiore le fu impossibilitato ad andare al capezzale del moribondo compagno sammarinese. Tutto il paese era in lock-down a causa del Covid-19 e le visite presso le strutture sanitarie erano impedite.
Incredibilmente, durante questo periodo di clausura, l’uomo si riprese e stava meglio ogni giorno che passava. Lontano dalle affettuose cure della compagna sudamericana, e forse dal tonico che ogni mattina le faceva bere, si era ripreso. Dopo qualche giorno di forzata lontananza stava già meglio e i medici erano esterrefatti perchè la sua guarigione aveva del miracoloso.
Tanto miracoloso che la compagna saputa della sua improvvisa guarigione se l’è data a gambe ed è fuggita chissà dove. Da lì l’apertura di un procedimento contro ignoti e la ricerca da parte delle autorità sammarinesi della donna fuggiasca.
I medici sospettano che lui bevesse ogni giorno un decotto a base di oleandro che notoriamente è una pianta molto velenosa, tanto velenosa da portare alla morte.
E la sa bene l’anziano facoltoso sammarinese.
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