San Marino. ”PILLOLE DI STORIA” di Emilio Della Balda – Puntata n.23 – Nell’autunno del 1620 San Marino mette una taglia per il bandito Orazio Del Bigio

Nell’autunno del 1620, aumentano i furti ad opera di “alcuni sciagurati” che trovano riparo nelle “selve d’intorno” agli ordini di tale Orazio Del Bigio, condannato in contumacia.
Lascia intendere di voler ammazzar questo e quello “, pertanto il 6 settembre 1620 si decreta che “sia lecito a tutti e ciascuno di poter tirare al detto Horatio et ammazzarlo senza incorso di pena alcuna, con aggiunta di più che chi lo desse vivo in mano della corte guadagnerà venti cinque scudi et chi lo desse morto la mettà.
Comunque i furti e i danneggiamenti alle proprietà si estendono anche a causa dell’insediamento di zingari ed “altre sorte di gente da rapina” che ” se ne vanno in frotta armati”.
Dopo il 1623, si affacciano pericoli ben più gravi in quanto alla morte senza eredi maschi di Francesco Maria II, il ducato di Urbino potrebbe passare allo Stato Pontificio senza garanzie per la libertà di San Marino.
Fortunatamente, emergono le grandi capacità diplomatiche del notaio Matteo Valli che era colui che redigeva i verbali del Consiglio Generale.
Emilio Della Balda