San Marino. ”PILLOLE DI STORIA” di Emilio Della Balda, Puntata n.26. 1640-1645 la scarsità del raccolto provoca una diffusa morosità dei debitori, mentre la Comunità non ha risorse

Il decennio 1640-1650 si presenta molto negativo a causa delle devastazioni in Europa per la guerra dei Trenta Anni e del clima con “estati estremamente fredde e umide, vendemmie tardive e carestie”.
A San Marino, la scarsità del raccolto provoca una diffusa morosità dei debitori, mentre la Comunità non ha risorse. Sono indispensabili mille scudi e se ne reperiscono solo seicento. Pertanto si impegnano “i beni del pubblico” affinché si possa fare “provisione di grani che il popolo, e sudditi della Repubblica non patischino”. Ma la Repubblica è ormai gravata da spese “insopportabili” e la situazione peggiora per l’enorme aumento dei prezzi dei cereali. La carestia è gravissima e perdura per tutto il 1651.
Nel 1643, il raccolto di grano e biade è talmente “rigoroso e scarso” che in agosto “li duemila scudi tolti a censo dal signor Horatio Ghini sono già stati investiti tutti in grano” e poiché è indispensabile “far altra provisione” si decide un prestito di “due altri milla scudi et questi si investano in tanto grano per fare il pane venale”.
Emilio Della Balda